A partire da oggi solo gli avvocati muniti di green pass potranno accedere ai tribunali. La decisione ha provocato diversi malumori, in particolar modo per il presidente dell’Ordine degli avvocati di Bari Giovanni Stefanì.
“Pur comprendendo la necessità di rafforzare le misure volte a rallentare la diffusione dell’epidemia – dichiara Stefanì – sono davvero troppo pochi i giorni intercorsi tra il decreto che ha introdotto l’obbligo di green pass per accedere ai tribunali anche per gli avvocati e la sua entrata in vigore.”
Il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Bari, lamenta l’assenza di collaborazione e confronto fra Governo e avvocatura. Il mancato dialogo fra le parti, rischierebbe – secondo Stefanì – di compromettere il diritto alla difesa: “Considerate le difficoltà a eseguire tamponi negli ultimi giorni, gli assistiti degli avvocati che non fossero riusciti ad ottenere il green pass in così poco tempo rischiano, a partire da oggi, di essere privati del proprio diritto alla difesa.”
“Avremmo chiesto maggiore chiarezza nella scrittura della norma – prosegue il presidente – e qualche giorno in più per adeguarci alla stessa che, comunque, è accolta con favore dalla gran parte degli avvocati, già dotata del super green pass.”
“Evidente contraddizione nel dettato della norma, che consente a parti processuali e testimoni l’accesso ai tribunali pur in assenza di green pass – conclude Stefanì – se l’obiettivo è quello di ridurre al minimo la presenza del virus all’interno delle aule di giustizia avremmo suggerito di estendere l’obbligo di green pass a tutte le persone che lo frequentano, nessuno escluso”.