Forte aumento dell’incidenza delle nuove positività anche nella settimana tra il 27 dicembre e il 2 gennaio. Nel Barese il tasso settimanale si attesta a quota 660,4 per 100mila abitanti, con una crescita del 160,2% rispetto al periodo precedente (8.124 casi contro i 3.122 della settimana precedente). Tendenza confermata dall’incidenza calcolata al 5 gennaio e pari a 780 casi per 100mila abitanti. Bari passa da 954 casi della scorsa settimana a 2.410 della settimana successiva.
La campagna anti-Covid sta profondendo il massimo sforzo per garantire la protezione del vaccino al maggior numero possibile di persone, con i richiami dai 16 anni in su e con la prima dose per la fascia d’età tra 5 e 11 anni. Negli ultimi sette giorni è stato superato il traguardo di 2,5 milioni di dosi somministrate (2 milioni e 552.351) nei centri vaccinali dell’Area metropolitana di Bari. Più di 1 milione e 44mila residenti di Bari e provincia hanno ricevuto la prima dose, poco più di 1 milione e 16mila hanno completato il ciclo vaccinale e i richiami “booster” viaggiano velocemente verso le 500 mila dosi.
Le coperture vaccinali sono già molto elevate e con i richiami vengono ulteriormente rafforzate. Il 92% dei residenti over 12 ha ultimato il ciclo vaccinale primario, una percentuale che sale al 97% tra gli over 50, e il 66% dei cittadini over 16 vaccinabili (con ciclo completato da almeno 5 mesi) ha anche ricevuto la dose “booster”. Particolarmente protette le persone più anziane: il 77% dei settantenni ha già fatto la terza dose, così come l’88% degli ultraottantenni.
La campagna vaccinale sta dando ottimi risultati anche tra i più piccoli da 5 a 11 anni. Sono infatti circa 21.500 le bambine e i bambini di Bari e provincia vaccinati con prima dose, un livello tale da assicurare una copertura complessiva del 28% – 31% nel solo capoluogo – contro una media nazionale del 12,5%.
Segnali confortanti della consapevolezza delle giovani generazioni, oltre che delle famiglie, rispetto all’importanza della vaccinazione nel contrasto alla pandemia. Stesso senso civico, data la veloce diffusione della variante Omicron, è richiesto nell’applicazione delle regole di prevenzione alla vita quotidiana, all’aperto e al chiuso, in contesti abitativi e sui luoghi di lavoro.