C’è malessere tra il personale medico del Policlinico di Bari e della Asl. E c’è aria di proteste. Due nel giro di poche settimane per ragioni seppur diverse comunque riconducibili a situazioni diventate insostenibili. Complici l’emergenza Covid e l’organizzazione del lavoro.
L’allarme parte dai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl relativamente all’organizzazione del lavoro nell’ospedale barese, tra turni stressanti e contratti non rinnovati al personale a tempo indeterminato. “Ci chiediamo che fine hanno fatto gli angeli bianchi, gli eroi di qualche mese fa?” La domanda arriva al termine di una lunga lista di problematiche che stanno interessando il personale sanitario del Policlinico di Bari. Tra questi, i turni sfiancanti a cui l’emergenza Covid ha costretto medici e infermieri.
E non solo: “Sono tanti gli operatori sanitari che ci segnalano di avere ricevuto una telefonata con la quale si dispone la loro assegnazione in Fiera dall’oggi al domani – ricordano – senza nessuna attenzione verso operatori sanitari, socio sanitari, che sono in quarantena o in malattia, sguarnendo da un giorno all’altro le UOC–Servizi dove sono attualmente collocati, con la evidente riduzione di tutte le prestazioni, visite ambulatoriali, esami emato chimici e strumentali, ricoveri, che da tempo i cittadini attendono di poter effettuare dopo i già lunghissimi tempi di attesa nel Policlinico. E tutto questo accade senza conoscere i criteri con cui si procede a tali assegnazioni, senza aprire un confronto con le OO.SS., evidentemente senza sentire i direttori delle Unità Operative, senza verificare forme di reperimento di altro personale (a partire dalla conferma dei rapporti di lavoro a tempo determinato), visto che i casi di contagio non mancano tra il personale sanitario”.
i lavoratori incroceranno le braccia giovedì 13 gennaio, incontrandosi nella mattinata davanti al portone centrale di accesso alla ‘cittadella del Policlinico.
E non saranno gli unici. Il prossimo 27 gennaio infatti a protestare, supportati dall’Unione sindacati professionisti pubblico e privato impiego, sarà il personale medico che attende ancora l’erogazione delle prestazioni aggiuntive e delle ore di straordinario effettuati negli Hub vaccinali da agosto a oggi, nonostante diverse sollecitazioni cadute nel vuoto.