Sono iniziati i saldi stagionali con prezzi ridotti dal 30 fino al 50% e una spesa media di circa 150 euro a persona (secondo Confesercenti). Ma a Bari l’avvio degli sconti mette in risalto ancora una volta le differenze tra il commercio nel quartiere murattiano, con in testa via Sparano, e la crisi delle botteghe periferiche simboleggiate dalla storica via Manzoni.
Come mostra la foto d’anteprima, questa mattina in via Sparano si registra un alto afflusso tra cittadini interessati ai prezzi convenienti dei brand internazionali e il tutto esaurito nelle caffetterie nella zona pedonale. In tanti dopo aver atteso il proprio turno in fila hanno indirizzato gli acquisti soprattutto sul vestiario: maglieria, capispalla, borse, accessori e intimo.
Da segnalare, nuovamente, la presenza di tanti ciclisti indisciplinati che percorrono la principale strada dello shopping barese (esclusivamente dedicata ai pedoni) facendo lo slalom tra tavolini, passeggini e anziani. Pochi controlli anche per l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto.
Tra paura per l’aumento dei contagi e voglia di ripartire, nel primo giorno di saldi via Manzoni era praticamente deserta. Alcuni imprenditori locali, che si definiscono ormai mercanti più che commercianti, hanno avuto tutto il tempo di segnalarci gli annosi problemi che perdurano ormai dal prima metà del 2000.
L’appello accorato è rivolto al sindaco Antonio Decaro: “Speriamo nella pedonalizzazione, ormai siamo una strada di serie C, solo così si potrà ravvivare questa zona. Confidiamo che entro la fine del mandato che Decaro riesca a chiudere al traffico via Manzoni come ultimo atto del suo doppio incarico per rendere il capoluogo pugliese una città europea”.