Prendono il via ufficialmente da oggi, tra paura per l’aumento dei contagi e voglia di ripartire, i tanto attesi saldi stagionali. Le botteghe di città, già da qualche giorno con le svendite sottobanco, si sono infatti preparate ad accogliere i cittadini che, stando a quanto emerso da un sondaggio di Confesercenti, spenderanno in media 150 euro a persona. In particolare, almeno 4 cittadini su 10, non si faranno scappare l’occasione dei saldi per acquistare uno o più prodotti.
La metà dei potenziali consumatori, secondo le stime, acquisterà per meno di 100 euro, mentre il resto spenderà tra il 100 ed i 300 con una piccola percentuale determinata a spingersi anche oltre questa cifra. In tanti indirizzeranno i propri acquisti soprattutto sul vestiario, nello specifico scarpe, ma anche maglieria, capispalla, borse, accessori e intimo, mentre altri ne approfitteranno per effettuare acquisti per sostituire oggetti casalinghi, tra questi ad esempio le televisioni (per via del passaggio al nuovo digitale terrestre).
Quello dei saldi, è di fatto, il primo grande appuntamento commerciale dell’anno che, un po’ come l’anno scorso, parte però all’insegna del rallentamento dettato dall’emergenza sanitaria e dalla nuova ondata di contagi, in particolare dovuti alla variante omicron. A sottolineare i timori era stato Benny Campobasso, presidente di Confesercenti Puglia, che in un’intervista rilasciata a Borderline24, non aveva nascosto le proprie preoccupazioni. Queste ultime riguardano nello specifico l’alto numero di cittadini in quarantena, con il rischio che in tanti non potranno approfittare delle occasioni, ma anche il fatto che molte famiglie potrebbero scegliere di non effettuare acquisti per via di una crisi che ha colpito non solo a livello sanitario, ma anche a livello economico, mettendo molti sul lastrico.
A fare da contraltare i commercianti che, allo stesso modo, dopo periodi molto lunghi di chiusure, hanno necessità di tornare a livelli pre Covid-19. Sono moltissimi infatti i negozi che, proprio per spingere i cittadini ad effettuare acquisti, resteranno aperti anche nella giornata dell’Epifania. La scelta però starà ai singoli negozi, che potranno decidere in autonomia se restare aperti o meno. Confermate le aperture dei grandi centri commerciali.
“Purtroppo – ha specificato Campobasso – si tratta di numeri ancora lontani da quelli pre-crisi. Sul risultato pesa l’ombra di omicron e l’impatto negativo sulla fiducia delle famiglie. Ma incide anche la concorrenza delle promozioni prenatalizie e natalizie, a partire proprio da un prolungato e particolarmente ‘ravvicinato’ Black Friday. Si rafforza invece la tendenza all’acquisto di impulso: rispetto al 2020 cresce (dal 36 al 46%) la quota di consumatori che deciderà se acquistare prodotti in saldo sul momento, in base alle offerte” – ha sottolineato.
Il dato certo è che in tanti, nonostante la crescente concorrenza del web, torneranno in strada per fare compere. Secondo le stime, 1/3 degli acquisti dei saldi avviene in una grande catena o nei negozi brandizzati, seguiti da vicino dai negozi indipendenti, dagli outlet, e in ultimo dal web che, dopo un periodo di leggera flessione, torna a salire (5% in più dello scorso anno). “I saldi – ha detto infine Campobasso – rappresentano un evento atteso dalla gran parte dei consumatori perché garantiscono l’acquisto di merce di stagione a prezzi controllati e convenienti. Garanzie, queste, che solo i negozi fisici possono dare”.