“Ho chiamato oltre 40 centri nel Barese, di questi solo 4 hanno risposto, ma da qui a due settimane nessuno può prenotare un tampone molecolare, non c’è posto”. E’ il racconto di un ragazzo pugliese che ha fatto tappa a Bari per passare le festività con la propria famiglia, ma il prossimo 4 gennaio dovrà partire per Dubai, dove si sta per trasferire.
E’ dal pomeriggio del 27 dicembre che è alla ricerca di un centro che possa effettuare un tampone molecolare per potergli permettere di prendere l’aereo che lo porterà nella sua nuova città, dove lo attende una nuova vita e un nuovo lavoro. Il tampone deve essere necessariamente effettuato almeno 72 ore prima della partenza, ma il primo giorno utile per un molecolare è il 7 gennaio. Si tratta di problematiche comuni a moltissimi altri cittadini a Bari e in provincia.
Sono in tanti infatti coloro i quali, in questi giorni, sono alla ricerca di un posto dove poter effettuare un tampone molecolare. Alla base della necessità c’è una maggiore sicurezza per il rientro al lavoro. Non solo: anche il contatto con persone positive durante le giornate del 24, 25 e 26. “Possibile che su 40 centri chiamati abbiano risposto solo in 4 e che di questi nemmeno uno abbia un posto libero? – ha raccontato ancora il ragazzo senza nascondere la rabbia – ho passato diverse ore al telefono, la maggior parte dei numeri risulta occupato, ad altri risponde la segreteria. Sono nato a Bari, ma ho vissuto a Londra per 10 anni, ogni volta che torno qui e provo a sbrigare faccende burocratiche mi rendo conto che l’organizzazione è pessima. Va sempre peggio” – ha sottolineato.
A preoccupare il ragazzo, oltre al fatto di non poter prendere l’aereo in tempo, anche il fatto di voler mettersi al sicuro dopo le giornate trascorse in famiglia. “Dopo molte ore – ha proseguito – ho trovato un centro, ma solo per caso e solo tramite il solito metodo barese, quello degli amici di amici. Ma per un turista che viene qui a Bari è impossibile trovare risposte immediate per sbrigarsi in tempi brevi e senza stress. E se fossi positivo? E se lo fosse qualcun altro? Quanto tempo devo attendere prima di effettuare un tampone e conoscere il risultato? Non si possono sempre chiedere favori” – ha aggiunto ricordando come funziona a Londra.
“In Inghilterra ci sono persone pagate fuori dalle stazioni che consegnano test antigenici gratuiti – ha proseguito – ogni scatola ne ha sette. Per fare i test, anche molecolari, puoi andare in farmacia, tutte fanno tamponi. Il tracciamento è continuo e vengono responsabilizzati gli stessi cittadini, così da non sovraccaricare le stesse farmacie ad esempio, l’opposto di quello che accade qui dove le file sono lunghissime perché non tutte fanno i tamponi. A Londra ci avrei messo meno di un’ora per fare un test molecolare e due minuti, il giorno dopo, per avere il risultato. Come si può gestire in questo modo una pandemia? Troppi disagi”– ha concluso.