Torna a crescere l’allarme per le terapie intensive in Italia. E’ quanto emerge dai dati relativi alla gestione dell’emergenza Covid negli ospedali. Secondo questi ultimi, in particolare, negli ultimi giorni è stata raggiunta la soglia critica del 15% per l’occupazione dei posti letto nei reparti ordinari.
Entrando più nel dettaglio, la media nazionale dell’occupazione di pazienti Covid-19 dei posti letto, per quanto riguarda i reparti di rianimazione dal 25 dicembre è salito al 12%. Si tratta di 2 punti percentuali sopra il livello del 10%, considerato critico. La tendenza è quella di un costante aumento, dopo che il 14 dicembre si era toccata la soglia del 10%, salita poi all’11% il 17 dicembre e al 12% il giorno di Natale.
Secondo i dati Agenas, agenzia nazionale per i servizi sanitari, per quanto riguarda le diverse aree del paese, si registrano 13 tra Regioni e Province autonome che sforano la soglia del 10%. Al primo posto si trova la provincia di Trento (con il 22% di occupazione) seguita poi da quella di Bolzano e dalla Liguria, entrambe al 19%.
Gli ultimi dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari (Agenas), per quanto riguarda le diverse aree del paese, registrano ben 13 tra Regioni e Province autonome che sforano la soglia del 10%. Al primo posto la Provincia di Trento con il 22% di occupazione, seguita da quella di Bolzano e dalla Liguria, entrambe al 19%. A questi dati si aggiungono quelli della giornata di ieri (26 dicembre), in cui la media nazionale di occupazione dei posti letto nei reparti ordinari è salita di un punto percentuale dal 14% (valore che era rimasto stabile dal 22 al 25 dicembre) al 15%.
In particolare, sono 9 le Regioni e Province autonome oltre soglia, con la Valle d’Aosta al primo posto con una percentuale doppia rispetto al valore massimo, pari al 30% di occupazione. A seguire, la Calabria al 28% e la Liguria al 27%. Il Friuli Venezia Giulia ha un’occupazione del 22%, seguito a ruota dalle Marche al 21%, dal Veneto al 18%, Sicilia e Piemonte (17%). In bilico Lazio e Provincia autonoma di Bolzano che sono ‘ferme’ sul 15%.