“Ancora una volta l’amministrazione barese si distingue per la perfidia e per la gratuita ostilità con cui si rapporta con i cittadini baresi, peraltro cercando di ottenere un ingiusto ed indebito arricchimento”. E’ quanto dichiara in una nota Fratelli D’Italia.
“In queste ore – si legge – vengono notificate ai cittadini baresi intimazioni di pagamento denominate “AVVISO DI PAGAMENTO PRIMA DELLA RISCOSSIONE COATTIVA” di presunte multe non riscosse risalenti agli anni passati, in particolare all’anno 2018. L’amministrazione intima ai cittadini il suddetto pagamento minacciandoli in caso di non lo facciano di avviare la procedura di riscossione coattiva … con ulteriore aggravio.
Sennonché tali somme non sono assolutamente dovute da parte dei cittadini, essendo per tutti i casi segnalati (dei quali si allega copia) abbondantemente decorsi i termini di prescrizione sanciti dall’art. 201 del Codice della Strada. Invero per stessa ammissione dell’amministrazione comunale di Bari contenuta nelle intimazioni in tutti i casi segnalati dalla presunta data dell’infrazione alla data della notifica del verbale sono decorsi abbondantemente i termini indicati dall’art. 201 del Codice della Strada di 90 giorni.
L’art. 201 del codice della strada recita: “Qualora la violazione non possa essere immediatamente contestata, il verbale, con gli estremi precisi e dettagliati della violazione e con la indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata, deve, entro novanta giorni dall’accertamento …”.
Significa che oltre i 90 giorni dalla presunta infrazione la multa è nulla. In alcuni casi la stessa amministrazione attesta che la notifica è avvenuta oltre i sei mesi successivi ma ne pretende comunque il pagamento.
Questa pretesa è un vero ABUSO da parte dell’amministrazione barese, perché i verbali notificati oltre i 90 giorni dalla presunta infrazione (giusti o sbagliati che siano) devono essere ritenuti nulli secondo quanto dispone l’art. 201 del Codice della Strada.
Ma l’amministrazione barese ci prova lo stesso, e tenta di arricchirsi ingiustamente ed indebitamente a scapito dei cittadini che non hanno o non possono rivolgersi ad un avvocato. Un vergogna senza fine, soprattutto in relazione alla modalità ingannevole con la quale la somma non dovuta viene pretesa dall’amministrazione. Infatti avverso l’intimazione non è nemmeno ammesso ricorso, come non manca di evidenziare la stessa amministrazione. Insomma – conclude la nota – paga e taci. Anche se le somme non sono dovute”, conclude la nota.
Immediata la replica del comandante Palumbo. “In primis il riferimento all’articolo 201 del cds è assolutamente non pertinente, in quanto ai sensi della legge 689/81 la P.A. procede alla riscossione attiva dei verbali non oblati/pagati o ordinanze di pagamento divenute titoli esecutivi entro 5 anni dall’avvenuto accertamento. Ove non proceda si risponde di danno erariale” – ha sottolineato evidenziando inoltre che quella a cui si fa riferimento è una lettera di cortesia.
“E’ quanto risulta dai nostri archivi informatizzati del server di gestione dei verbali al cds. E prima che vengano inviati i ruoli esecutivi all’agenzia delle Entrate, nel massimo della trasparenza ed informazione. Ove il cittadino produca osservazioni pertinenti e la documentazione che attesta l’avvenuto corretto pagamento nei termini, il procedimento verrà archiviato dopo la prevista istruttoria di verifica. Proporre una versione distorta dei fatti mi sembra scorretto. Anche perché abbiamo sempre avuto massima attenzione per le osservazioni o segnalazioni. È a vantaggio del contribuente. Così non deve fare ricorso avverso una cartella esattoriale già notificata ove invece inviati direttamente i ruoli” – ha detto inoltre specificando che si tratta della legittima procedura “che facciamo periodicamente per la riscossione dei verbali cds non pagati”.
“In mancanza – ha aggiunto – si risponde di danno erariale. Inoltre a differenza di altri Comuni stiamo mandando le lettere pre-ruolo senza alcun costo per l’utente. Ove verificato l’avvenuto pagamento il procedimento viene archiviato. Chi ha pagato non ha nulla da temere. Da ultimo vorrei sottolineare che la procedura non è contro il cittadino barese, ma il destinatario è, dagli atti presenti nel server di gestione dei verbali del codice della strada, un trasgressore o obbligato solidale per una violazione al cds, che non è necessariamente un utente barese” – ha concluso.