Crescono i contagi degli operatori sanitari con una quota che negli ultimi 30 giorni ha raggiunto quasi 5 mila infetti. E’ l’allarme lanciato da Antonio De Palma, presidente del sindacato infermieri Nursing Up che ora chiede, tra le altre cose, di adottare il criterio del Veneto portando ad ogni 4 giorni la frequenza dei tamponi, ma non solo.
“Mettere in sicurezza i sanitari con una scarsa risposta immunitaria, anche se vaccinati con 2 o 3 dosi”, perché, nel pieno della quarta ondata “non possiamo permetterci un piano di contrasto tanto disomogeneo” – ha dichiarato De Palma. In particolare, secondo quanto emerso dal report di Nursing Up, frutto dell’elaborazione dei dati Iss e Inail, sono 4.648 i professionisti della salute che sono stati infettati nell’ultimo mese.
“Questo significa che oggi – ha sottolineato De Palma – sempre tenendo conto delle percentuali Inail di infermieri che si contagiano rispetto alla totalità del comparto (82%) si stanno infettano 156 operatori sanitari ogni 24 ore e di questi 128 sono infermieri” – ha specificato sottolineando inoltre che su loro pesa il macigno dei nuovi ricoveri. “Non solo sono tra i più esposti al rischio – ha proseguito – ma sono anche quelli che devono sostenere il delicato impatto di una occupazione di posti letto per Covid-19”.
A queste criticità si aggiungono quelle relative alla carenza di personale che tocca quota 80-85 mila “quando i ricoveri raggiungono di nuovo l’acme a seguito della quarta ondata pandemica” – ha precisato ancora. In particolare, in Emilia Romagna, i contagi di sanitari in aumento e le aziende hanno nuovamente bloccato le ferie agli infermieri. In Campania la situazione “si fa sempre più difficile con contagi di operatori sanitari al San Giovanni Bosco dove c’è un cluster in atto e ancora contagi si segnalano all’Ospedale del Mare e a Sorrento”. Infine, in Friuli Venezia Giulia si registra la situazione tra le più critiche “con 13 operatori contagiati nelle ultime 48 ore”.
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