Nel 2021, l’area metropolitana di Bari, ha registrato l’incremento maggiore di denunce per stalking. E’ quanto emerso dal bilancio di fine anno effettuato dai carabinieri di Bari. In particolare, sono state 178 le denunce da gennaio a novembre rispetto alle 153 del 2020. Un aumento del 16% che vede, in totale, oltre 6.500 persone denunciate di cui 1.644 arrestate (aumento del 13% rispetto al 2020).
In totale, nel 2021, i militari pareti hanno perseguito 30mila reati, l’82% delle denunce totali presentate a tutte le forze dell’ordine. Per quanto riguarda la violenza di genere, il colonnello Francesco De Marchis, comandante provinciale dei Carabinieri di Bari, ha sottolineato che “è stato registrato un aumento degli atti persecutori, mentre l’andamento dei maltrattamenti in famiglia è in leggera flessione”.
In particolare, in merito a quest’ultimo dato specifico nel 2021 ci sono state 269 denunce contro le 268 dl 2020. Le violenze sessuali sono invece passate da 54 a 51. Nel corso della presentazione del bilancio di fine anno i carabinieri hanno ricordato anche gli arresti per mafia, 120 nel 2021, ma anche gli oltre 140 milioni di beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e le indagini ai “furbetti” del reddito di cittadinanza. Ma non solo, oltre a questo sono state effettuate anche indagini sul caporalato nelle campagne della provincia.
“Con la fine del lockdown, la ripresa della vita sociale, la ritrovata mobilità delle persone sul territorio – ha detto infine il comandante provinciale – non c’è stata una impennata degli indici di delittuosità, che invece ci si aspettava. All’attività di prevenire del crimine i carabinieri affiancano quella di prossimità, cercando di intercettare i bisogni delle persone e nel periodo della pandemia questo ruolo ancora più strategico, perché il Covid ha prodotto nella popolazione una condizione di vulnerabilità e ha aumento la domanda di protezione e sicurezza” – ha concluso.
Foto repertorio