All’indomani della decisione del sindaco di Margherita di Savoia, Bernardo Lodisposto, di chiudere sino al 22 dicembre sei scuole, tutti i plessi scolastici dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado della città, i cittadini si dividono tra qualche polemica ma anche molti plausi. Tra questi quelli del pediatra Antonio Di Mauro, medico di famiglia della cittadina della Bat.
Come valuta la decisione del sindaco Lodispoto di chiudere le scuole?
Ha fatto bene il Sindaco a chiudere i plessi scolastici li dove il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, nella persona del Dr. Perrone, ha registrato un netto incremento di casi positivi all’interno della popolazione scolastica, nel lavoro quotidiano di Sorveglianza. In via prudenziale è quindi giusto procedere alla disinfezione degli ambienti e al controllo della diffusione nel virus, in una popolazione, quella pediatrica che, ricordiamolo, è ancora totalmente suscettibile al virus in quanto non vaccinata. L’obiettivo è ovviamente quello di riprendere al più presto – e in sicurezza – la didattica in presenza.
Cosa dobbiamo aspettarci dopo le feste, con il rientro a scuola?
Questo dipenderà da due fattori: l’osservanza delle regole da parte delle famiglie e la velocità con cui riusciremo a mettere in sicurezza la popolazione pediatrica (dai 5 anni in su) con le vaccinazioni. I bambini e le famiglie coinvolte nei focolai scolastici dovranno ovviamente rispettare le quarantene e gli isolamenti. Inoltre, il prossimo periodo festivo, in cui i contatti tra gruppi di persone aumentano per i festeggiamenti, potrà infatti peggiorare le cose in tutti i nuclei familiari. Mascherine, distanziamento sociale, tavoli separati tra nonni e nipoti, aerazione degli ambienti, e numero limitato di invitati nei pranzi e nelle cene, sono le regole cardine da rispettare.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, invece, per mettere in sicurezza la popolazione pediatrica, a Margherita di Savoia è stato organizzato dal Direttore del Distretto 1 Asl Bat, Dr. Galante, e la Responsabile delle Cure Primarie, dr.ssa Montanaro, un hub pediatrico che vede coinvolti 5 pediatri del territorio (Bavaro, Di Mauro, Di Terlizzi, Mancino e Rosati) nella somministrazione delle dosi anti-Covid. La risposta delle famiglie per ora é stata buona ma abbiamo ancora tanto lavoro da fare. Soprattutto per scardinare le fake news sulla vaccinazione anticovid. E superare le legittime paure delle famiglie che da queste derivano.
Qual è il consiglio che si sente di dare a chi ha dubbi sui vaccini ai bambini?
Con un aumento dell’incidenza dei casi in età pediatrica, ormai sotto gli occhi di tutti, il Covid è ormai da considerarsi una patologia – anche – dell’infanzia. Sebbene abbia un decorso più benigno nei bambini, in alcuni casi può essere associata a conseguenze gravi sia a breve che a lungo termine. Ha un tasso di ospedalizzazione pari a circa 6/1.000 casi, e un tasso di ricovero in terapia intensiva a pari ad 1,4/10.000 casi. È inoltre associata al rischio di sviluppare la sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-C) e la sindrome da long-Covid. E per il Covid sono morti anche 9 bambini tra i 5 e gli 11 anni. Per non parlare dei danni psicologici che lockdown prima e quarantene e dad poi hanno ingenerato nei nostri bambini.
Oggi tutto questo è evitabile con un vaccino. Vaccino efficace più del 90%, testato e sicuro, già somministrato a più di 5 milioni di bambini americani, senza che vi siano stati alert sulla sicurezza. Con il vaccino possiamo riconsegnare ai nostri bambini il diritto di frequentare i loro spazi educativi e ricreativi in sicurezza. L’appello a tutte le famiglie è semplicemente quello di rivolgersi al proprio pediatra e farsi consigliare sulla scelta migliore per il proprio figlio. Noi pediatri siamo al fianco delle famiglie. Vi aspettiamo.