“La variante Omicron sta spaventando i cittadini, in tanti pensano di non muoversi più. Ci sono molte disdette per il periodo natalizio”. E’ quanto raccontato a Borderline24 da Massimo Salomone, coordinatore gruppo tecnico Turismo Confindustria Puglia.
Dai cittadini che sarebbero dovuti partire per le vacanze fuori dai confini della Regione, a quelli che invece non torneranno in Puglia per festeggiare il Natale, sia per le restrizioni imposte dai paesi di provenienza (dove in alcuni casi il virus corre in fretta, ricordando scenari vissuti nel 2020), sia per paura di mettere in pericolo i propri cari. In tanti, anche quest’anno hanno scelto di non partire rinunciando così alle vacanze natalizie, fattore che sta fortemente provando il settore del turismo, oltre che gli stessi cittadini, che speravano invece in un Natale diverso.
“La variante omicron – ha spiegato Salomone – ci fa capire ancora una volta che la battaglia contro la pandemia non è terminata poiché ci troviamo nel pieno della quarta ondata. Molte strutture ricettive pugliesi associate a Confindustria, il 40% per essere precisi, hanno deciso dì non riaprire nel periodo natalizio”. Ma a preoccupare non è solo questo, secondo Salomone infatti ci sono categorie del settore turismo allo stremo delle forze.
“Agenzie di viaggi e tour operator non possono farcela – ha proseguito – i sei corridoi turistici Covid-free non sono sufficienti per far ripartire un comparto che vive sull’esperienza della vacanza. Siamo molto preoccupati. In Puglia, anche grazie al proficuo dialogo tra le istituzioni regionali e le associazioni dì categoria, nel consesso del tavolo regionale del partenariato, siamo riusciti a portare avanti le istanze delle imprese”. A questo si aggiunge anche la poca chiarezza delle nuove linee guida per l’organizzazione dei congressi.
“In questa fase molto difficile abbiamo dovuto prendere atto dell’ordinanza del ministro Speranza del 2 dicembre – ha detto ancora – francamente non è chiaro a quale ufficio delle autorità sanitarie locali ci si debba rivolgere prima di ogni evento. Sappiamo bene quanto la burocrazia italiana sia lenta per limiti strutturali, ma chi organizza i congressi e gli eventi ha bisogno di conoscere sin dalla fase progettuale, quante persone potranno partecipare. Purtroppo sì è aperto uno scenario abbastanza confuso che sta generando non poche difficoltà organizzative” – ha spiegato ancora sottolineando che anche questo fattore contribuisce a frenare i viaggi (anche del comparto lavoro), non permettendo al settore di ripartire in maniera adeguata.
“Ci sono disdette, si ha paura di stare con tanta gente – ha detto ancora – quella Omicron è la variante della paura, nonostante i contagi siano dimezzati e la Puglia sia un’eccellenza in merito alle vaccinazioni. Siamo i più bravi d’Italia. Quest’anno dovremo di nuovo fare a meno del turismo degli stranieri, non ci sarà. C’è poi una crisi spaventosa nel turismo organizzato dell’outcoming. Senza contare che i cittadini viaggiano per rilassarsi, ma tra tamponi e incombenze varie, questo non accade. Così si preferisce non partire. Avremo una perdita almeno dell’80%” –ha sottolineato. A queste parole fanno eco quelle di alcuni cittadini che hanno scelto di non tornare in Puglia, tra queste quelle di Andrea.
“L’anno scorso sono tornato a Bari per le feste, quest’anno preferisco di no – ha detto – qui in Inghilterra le regole sono di nuovo rigide, la variante Omicron fa paura e sembra non lasci in pace nessuno, neanche noi vaccinati. Nonostante ci sia un maggiore senso di sicurezza ho preferito evitare. Le festività a Bari sono ricche di incontri, pranzi e cenoni. Non voglio mettere a rischio nessuno dei miei cari, soprattutto i più fragili. Spero vivamente si possa uscire da questo incubo presto, questa nuova normalità non mi piace” – ha concluso.
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