“La pista ciclabile di viale della Repubblica e viale Unità d’Italia è un attentato alla vita per chi usa la bici o mezzi di mobilità elettrica”. Inizia così il post di un cittadino sui social. Una durissima critica, già avanzata anche su Borderline24 dai ciclisti urbani.
“Il manto stradale consumato e sconnesso per le radici degli alberi, per i lavori fatti alla miglior maniera, le famose toppe che a distanza di pochi mesi si riconsumano e la soluzione migliore è quella di andare a mettere un’altra nuova toppa oppure le auto che hanno fatto strike con i paletti (la situazione è peggiorata) – spiega il ciclista nel suo post, elencando le criticità – dalla Banca al civico 20 di viale della Repubblica nei punti in cui è al livello strada quando piove si allaga mezza corsia soprattutto di fronte al civico 20 se non erro e sei costretto a utilizzare una sola corsia nel migliore dei casi”.
“Quando poi si asciuga e quando l’acqua va via a distanza di giorni restano i detriti della strada brecciolina e pietroline varie ed è molto pericoloso perché rischi di scivolare e farti male – continua – Poi aggiungiamo: motori che fanno inversione anche sugli attraversamenti pedonali a piano strada senza guardare se arrivano bici o altri mezzi. Macchine che fanno inversione in qualsiasi punto e senso sbattendosene degli obblighi e precedenze e soprattutto senza guardare se arrivano bici o altri mezzi. Pedoni che attraversano scavalcando o passando sotto le ringhiere senza guardare, quelli che attraversano la ciclabile senza guardare nei punti in cui non ci sono gli attraversamenti pedonali, quelli che corrono, quelli che che portano il cane con il guinzaglio lungo, quelli con le valigie (con tanto di marciapiedi ai lati) quelli che lasciano il monopattino al centro della corsia”.