La Puglia è pronta a vaccinare i bambini dai 5 agli 11 anni. Sono 151 le scuole che su richiesta del presidente della Regione Puglia e assessore alla Sanità, Michele Emiliano, hanno dato l’ok e trasformeranno le loro aule in hub. L’idea è quella di offrire ai piccoli una situazione familiare per affrontare la somministrazione del vaccino antiCovid, per il quale sarà comunque necessaria l’autorizzazione di entrambi i genitori.
La zoccolo duro di questa campagna vaccinale restano i pediatri di famiglia che potranno somministrare direttamente nei loro ambulatori i vaccini e che entro sabato dovranno consegnare il primo elenco di adesioni. “Stiamo cercando di far sentire la nostra vicinanza alle famiglie – spiega Luigi Nigri vicepresidente nazionale Federazione italiana Medici Pediatri- e lo stiamo facendo contattando personalmente tutte le nostre famiglie e rispondendo ai tanti dubbi che i genitori hanno in merito alla somministrazione di questo vaccino”.
Sì perché le paura sono tante anche in quelle famiglie dove mamma e papà sono regolarmente vaccinati. “Questa è una novità – spiega Nigri – come lo era inizialmente per gli adulti. E i timori sono normali, soprattutto quando si tratta di bambini. Ecco perché abbiamo il dovere, in questo momento, di rispondere in prima persona e di rassicurare i nostri pazienti”. Al momento – dati alla mano – negli Stati Uniti sono stati vaccinati 3miliardi e mezzo di bambini sui quali non sono stati registrati reazioni avverse, se non quelle lievi riscontrate spesso anche nella somministrazioni di altri vaccini in età pediatrica. Il vaccino utilizzato per immunizzare questa fetta della popolazione sarà Pfizer, che però verrà inoculato con dose ridotta a un terzo rispetto a quella degli adulti.
“Io credo – conclude il vicepresidente – che le adesioni saranno alte. Ma ci tengo a ribadire che è un momento delicato in cui è necessario che il medico di famiglia faccia sentire tutta la sua vicinanza ai bambini e alle loro famiglie”.