La base del cranio è una struttura anatomica particolarmente complessa. Le patologie che interessano questa “cerniera” tra encefalo, colonna cervicale e massiccio-facciale, impongono pertanto l’intervento e il confronto tra più specialisti. Insomma, per affrontare malattie tumorali, vascolari, traumatiche e malformative “di confine” è indispensabile un vero e proprio “Approccio multidisciplinare alle patologie del basicranio”. E’ questo il titolo del convegno che si terrà il 17 e 18 dicembre prossimi nel Policlinico di Bari, presso l’Aula magna “G. De Benedictis” dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
A confronto oltre 100 tra medici di medicina generale, otorinolaringoiatri, neurologi, neurochirurghi, endocrinologi, radiologi e fisiatri. L’evento, dall’importante valore scientifico, culturale e sociale, perché a misura di paziente, rappresenta l’esordio della neonata Accademia Mediterranea Oto-Rino Neurochirurgica, Amorn, fortemente voluta dal prof. Nicola Quaranta e dal prof. Francesco Signorelli, rispettivamente ordinario di Otorinolaringoiatria, direttore dell’UOC di Otorinolaringoiatria Universitaria; e ordinario di Neurochirurgia, direttore dell’UOC di Neurochirurgia, entrambi del Policlinico di Bari.
I diversi casi affrontati con successo dalle due Unità Operative Complesse, con pazienti provenienti anche da fuori regione a dispetto della pandemia da Covid 19, hanno ispirato la costituzione di Amorn, il cui slogan è “Amore e sapere, per una cura integrata”. L’Accademia Mediterranea Oto-Rino-Neurochirurgica è dunque un’associazione culturale che si occupa di didattica e ricerca al servizio delle patologie della base del cranio. Un luogo di condivisione, empatia e interazione tra medici specialisti in Otorinolaringoiatria e Neurochirurgia, ispirati da un’unica missione: fornire un supporto scientifico ed educativo alle associazioni dei pazienti, nonché agli specialisti più giovani, dando un contributo concreto per individuare cure complete e aggiornate per patologie di confine, con il paziente stesso al centro di un percorso caratterizzato dalla multidisciplinarietà.
Bari, dunque, grazie alla neonata Accademia si propone capitale del Mediterraneo in materia di diagnosi, cura e chirurgia di un distretto troppo spesso fonte di disorientamento per i pazienti. Dall’angolo ponto cerebellare, alla patologia del basicranio laterale e della regione sellare, l’obiettivo è incoraggiare e sostenere un approccio integrato per le patologie di una delicatissima struttura anatomica su cui si appoggia il cervello, attraversata da importanti nervi che controllano funzioni in tutto il corpo. Come? Riunendo tutte le figure specialistiche per creare un network al servizio del paziente. Insomma, non basta una corretta pianificazione e meticolosa esecuzione dell’intervento chirurgico.
A fare la differenza molto spesso sono fattori quali un efficace lavoro di squadra, la capacità di cooperazione, di dialogo e anche la dialettica tra professionisti con esperienze e formazioni diverse.