Qual è il futuro per via Manzoni? E’ la domanda che accomuna oramai da un anno i commercianti della storica strada dello shopping barese, nel quartiere Libertà: accettare il progetto di pedonalizzazione del Comune sul modello di via Sparano o proporre una soluzione alternativa.
Già dall’ottobre del 2020 l’amministrazione Decaro ha candidato proprio via Manzoni e altri tre luoghi al bando ministeriale per l’assegnazione di contributi per investimenti sulla rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale.
“Si va avanti con i progetti che saranno condivisi con i commercianti, ma una volta delineata la strada insieme al sindaco non si torna più indietro”, il commento dell’assessore Carla Palone nel corso dell’inaugurazione di una mostra fotografica, che ha coinvolto vari negozi, dedicata alla storia del Bari calcio.
La sperimentazione prevede il livellamento di strada e marciapiedi e la realizzazione di un camminamento pedonale. Almeno in alcuni isolati, ma fin da subito l’idea ha visto il dissenso da parte di 35 firmatari di una petizione tra titolari attività di abbigliamento, gioiellerie, bar e tabacchi. Quasi la totalità quindi si è detta contraria.
“Per molti di noi – ci racconta uno dei commercianti storici di via Manzoni – l’installazione delle luminarie di Natale (foto anteprima) ci appare come un contentino che non risolve ancora una volta le lacune endemiche di questa zona di città: igiene e sicurezza. Poi si parla di chiudere la strada al traffico, a rischio di renderla ancora più isolata, mentre sono dieci anni che ho il marciapiede con mattonelle pericolanti vicino alla porta del mio negozio. Basta chiacchiere”.
Di contro il Comune immagina un quartiere Libertà totalmente rinnovato, senza però certezze sulle tempistiche anche per la grande sfida del progetto del Cnr nella ex Manifattura.