Oltre duemila parti in meno di un anno. All’Ospedale “Di Venere” di Bari è stata superata per la prima volta una soglia simbolica, 2.021 nati in 344 giorni per l’esattezza, che ne fa uno dei punti nascita più attivi non solo della ASL Bari ma anche di Puglia. Tanto da far dire al direttore di Ostetricia e Ginecologia, prof. Mario Vicino, che “almeno qui il calo demografico non si avverte affatto”.
Non è però una questione meramente statistica, quanto il risultato di un’attività complessa che conduce per mano prima le future mamme e poi i nascituri: dal concepimento alla culla. Ogni servizio, insomma, è pensato per il loro benessere, ogni dettaglio curato per rendere l’esperienza della nascita davvero un “lieto evento”. «Nascere al “Di Venere” – commenta il prof. Vicino – è un piacere. Questi risultati sono il frutto di un lavoro corale, dell’impegno dei nostri medici, ostetriche, infermieri e operatori e del coinvolgimento di strutture e professionalità diverse che danno valore aggiunto a ciò che facciamo ogni giorno per garantire alle mamme e ai loro figli di nascere in un ambiente accogliente e sicuro».
Di Venere “Ospedale donna” – Il presidio ospedaliero “Di Venere”, recentemente confermato nella rete nazionale degli Ospedali Bollino Rosa della Fondazione Onda, si è distinto infatti per la validità del percorso nascita che ha il suo punto di riferimento proprio nell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia. E’ qui che viene garantita la presa in carico della gravidanza a rischio e a termine, con la possibilità di effettuare la parto-analgesia h24 e il parto in acqua. Tutte attività svolte in stretta sinergia con la Medicina Fetale per la diagnosi prenatale, la Genetica Medica, la Terapia Intensiva Neonatale e il PTA di Triggiano per il percorso riservato all’interruzione di gravidanza.
«A fronte dell’aumento delle nascite – spiega ancora il direttore Vicino – abbiamo registrato un trend inverso, e dunque favorevole, nel campo della patologia della gravidanza, che ingloba una vasta casistica che va dai parti con preeclampsia ai parti gemellari sino ai ritardi di crescita. Abbiamo raggiunto in un lustro il decremento di quasi 16 punti percentuali sul totale dei tagli cesarei, scesi dal 49,3 al 33,8%, e altri 18 punti – dal 38,7 al 20,8,% – sui tagli cesarei depurati, cioè parti in cui il nascituro si presenta in posizione cefalica, rientrando così pienamente nelle soglie ottimali previste da Agenas».
I numeri del reparto – Il dato più evidente è la progressione delle nascite, con una crescita del 43,3 per cento dal 2016 ad oggi. Un balzo dalle 1.410 nascite alle oltre 2mila, con una tendenza che, per fine anno, porterà il “Di Venere” attorno ai 2.150 parti.
Cifre dietro alle quali c’è una struttura organizzativa dinamica e risorse umane adeguate. L’Unità operativa è dotata di 28 posti letto ordinari, più due di Day Hospital, oltre a cinque box per il parto, quattro posti post-partum e una sala operatoria dedicata. L’organico è forte di 21 medici, compreso il direttore, 15 infermieri e 24 ostetriche, più una decina di ausiliari e il personale Sanitaservice di supporto.
Nei primi nove mesi di attività del 2021, l’Ostetricia e Ginecologia ha assicurato 27mila prestazioni ambulatoriali, con oltre 2mila ricoveri e un indice di occupazione dei ricoveri ordinari del 101,41%.
Numeri importanti arrivano anche dalle attività chirurgiche ginecologiche che, in media, garantiscono ogni anno 350 interventi di chirurgia maggiore, di cui oltre il 50 per cento eseguiti con tecniche mininvasive laparoscopiche, per patologie benigne, come l’endometriosi e la correzione del prolasso, e per quelle di natura oncologica.
La piastra ambulatoriale – Al piano terra del presidio è presente la piastra ambulatoriale, dotata di punto di accettazione ostetrico-ginecologico, attivato durante l’emergenza Covid per effettuare il triage delle pazienti in arrivo e diventato ormai stabilmente centro di valutazione e trattamento delle pazienti prima di definire la necessità o meno del ricovero. Ogni giorno sono attivi in contemporanea dai quattro ai cinque ambulatori e tre volte la settimana, il pomeriggio sino alle 20, l’ambulatorio della gravidanza a rischio e una volta a settimana l’ambulatorio dell’isteroscopia per la prevenzione del tumore dell’endometrio.
Anche in questo caso con un volume di attività consistente. L’Ambulatorio di gravidanza a termine è attivo tutti i giorni, con una media quotidiana di 20 pazienti, in quello per la gravidanza a rischio si raggiungono 12-13 pazienti al giorno, mentre l’Ambulatorio di isteroscopia è aperto quattro volte la settimana e recluta circa 10 pazienti per seduta. E ancora, l’Ambulatorio di ecologia morfologica assicura 25 prestazioni a settimana, quindi l’ambulatorio di Oncologia, per una media di 10-12 pazienti una volta la settimana per i controlli di follow-up interni e l’assistenza alle pazienti provenienti dal Centro di Orientamento Oncologico (COrO) dell’Ospedale San Paolo, e in ultimo l’Ambulatorio per lo screening del cervico-carcinoma di 2° e 3° livello, che ha una media quotidiana di 10 prestazioni.
Benessere fisico e psichico – Infine, l’Ostetricia e Ginecologia non si occupa solo del benessere fisico dei piccoli e delle mamme, ma anche della salute psichica di quest’ultime, alle quali fornisce un supporto psicologico finalizzato ad individuare precocemente il rischio di disagio psichico. Un approccio integrato che riguarda la prevenzione, diagnosi, cura e assistenza della sindrome perinatale ed è stato oggetto di un progetto regionale di ricerca-intervento svolto, nel corso degli ultimi 18 mesi, presso i reparti di Ostetricia e Ginecologia del “Di Venere”, del Policlinico Riuniti di Foggia e del “Vito Fazzi” di Lecce.