“Io le comprendo le famiglie esitanti e spaventate! Le comprendo perchè non hanno i mezzi per capire appieno quello che succede, e devono – forza di cose – affidarsi a qualcuno “esperto” o presunto tale”. A scrivere un post sui social, in merito al via libera ai vaccini covid per la fascia di età tra i 5 e gli 11 anni anche in Puglia, è il pediatra barese, Antonio Di Mauro.
“Tutte le Società Scientifiche Pediatriche, così come tutti gli organi preposti nazionali e sovranazionali, hanno una parola chiara, univoca e sola sull’argomento: Vacciniamo anche i bambini contro il Covid – scrive – Alcuni “esperti” o presunti tali – invece – danno i loro pareri, le loro opinioni, su giornali e media. Opinioni e pareri che non servono a nulla se non ad alimentare il proprio ego. Opinioni e pareri che hanno sulle famiglie effetti devastanti. Ingenerano confusione. E hanno come unico risultato il crescente e inesorabile diffidenza nella Scienza. A favore ovviamente della Pseudoscienza e della narrazione fantasiosa dei santoni della medicina con la M minuscola”.
“I dati invece, sono incontrovertibili, noiosi. Senza opinioni e senza pareri. Parlano da se. Ogni 1000 bambini con Covid, 6 ne vengono ospedalizzati. Ogni 10.000 bambini con Covid, 1.5 va in terapia intensiva. Gli ospedalizzati non sono solo i bambini fragili, ma anche i bambini senza alcun fattore di rischio. A questo si aggiunge il long-Covid e la MIS-C, la Sindrome infiammatoria multisistemica con danni spesso multiorgano. A me questi numeri fanno paura. Ed è su questo che dobbiamo fare le nostre scelte. Senza esprimere opinioni”, prosegue Di Mauro.
“Da un lato questi sono i numeri della malattia. Qui sotto ci sono i numeri delle reazioni avverse con il vaccino Anti-Covid per i bambini dai 5 anni in su. Numeri alla mano, la scelta per me appare ovvia e scontata”.
“E tra i pro-, potrei anche menzionare l’effetto sociale della vaccinazione, con la ripresa della frequentazione – in sicurezza – degli spazi ricreativi ed educativi fondamentali per lo sviluppo psicofisico dei bambini e la mia amata immunità solidale che garantirebbe una maggiore protezione per i soggetti fragili di tutte le età. La scelta per le famiglie è difficile. Ma deve sempre essere consapevole. Scegliere di non vaccinare non è una non scelta. E’ una grandissima assunzione di responsabilità: quella di rischiare la malattia con reazioni avverse più probabili di quelle di un vaccino”, conclude.