Bufera sulle nomine nella sanità del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Quando pensi di aver già visto tutto in termini di moltiplicazioni delle poltrone – dalla creazione di nuove Agenzie e Fondazioni ai Consigli di amministrazione a cinque – e pensi che siano finite, ecco invece, che il presidente Emiliano tira fuori dal suo cilindro il designato, cioè colui che viene nominato senza che esista l’ente o l’ospedale. E allora capisci che con questa tirannia al peggio non c’è fine”, commenta Una nota il presidente del Gruppo Fratelli di Italia, Ignazio Zullo
“Così nello scorrere le nomine dei direttori generali e dei commissari delle Asl e Aziende Ospedaliere, ecco che spunta il nome del commissario dell’istituenda azienda ospedaliera ‘San Cataldo’ di Taranto (stiamo parlando di quello che ancora oggi è un cantiere), la cui consegna del manufatto è prevista per la prossima primavera – denuncia Zullo – e per il quale deve essere bandita la gara per gli arredi e le attrezzature diagnostiche, per il quale dovrà essere reclutato il personale. Insomma, prima dell’inaugurazione, a occhio e croce, ci vorranno non meno di due/tre anni. Ma nel frattempo abbiamo il designato a ricoprire la poltrona a vertice. E qui Emiliano compie il suo capolavoro politico: nomina Michele Pelillo”.
“Così come, sempre oggi, scopriamo che Emiliano – continua Zullo – non avendo altre ASL a disposizione, essendo 6 come le province, s’inventa di sana pianta la ASL numero zero, che accentrerà le funzioni amministrative e di gara di tutte le ASL. Su questo aspetto ci riserviamo di intervenire nel merito, ma è mai possibile che la ASL ancora non esiste e abbiamo anche qui il designato? L’ex direttore generale della Asl di Brindisi, Pasqualone”.
“Di questo – conclude – passo siamo certi che a breve in Puglia avremo un sindaco senza Comune. Emiliano nella creazione delle poltrone ha una fantasia smisurata quanto la sua voglia di potere. Speriamo che i pugliesi riflettano su quanto sta accadendo e prendano coscienza che ci si deve liberare da questa dittatura che sta soffocando la gente perbene che non si inginocchia al potere”.