I carabinieri della stazione di Cassano delle Murge hanno arrestato un 42enne, cittadino marocchino, ritenuto responsabile del tentato furto in concorso con altri due soggetti, attualmente rimasti ignoti.
Durante un servizio perlustrativo notturno, predisposto dalla locale stazione, i militari hanno proceduto di iniziativa al controllo di un’autovettura ferma sul ciglio della SP236 per Sannicandro, sulla quale trovava posto il 42enne che, alla richiesta di cosa stesse facendo in quel luogo, non forniva alcuna giustificazione in merito. I militari procedevano quindi al controllo del soggetto, che risultava gravato da numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, e sull’autovettura che, oltre a presentare il telaio abraso, aveva le targhe non proprie, bensì appartenenti ad un’altra auto.
La perquisizione nell’abitacolo consentiva inoltre di rinvenire una tronchese ed un cacciavite. Durante questi accertamenti i militari notavano sopraggiungere da una via interpoderale due individui che traportavano una batteria e che, avuta contezza del controllo che i militari stavano eseguendo, si davano immediatamente alla fuga anche grazie al contributo del cittadino fermato che li allertava del controllo in atto prima che si avvicinassero all’autovettura.
Nella concitazione dei fatti uno dei militari si poneva all’inseguimento dei due soggetti che riuscivano però a dileguarsi a piedi nelle campagne circostanti, abbandonando sul posto la batteria che avevano al seguito e che risultava essere stata trafugata poco prima dal vano motore di un furgone di proprietà di un cittadino del luogo, parcheggiato poco distante dalla strada interpoderale dalla quale erano giunti i due individui.
Lo stesso presentava la rottura del deflettore lato guida, la forzatura del nottolino di accensione e nell’abitacolo veniva rinvenuto un piede di porco ed un cacciavite. Tali circostanze evidenziavano palesemente che il ruolo del cittadino fermato dai militari non era altro che quello di fungere da “palo”, rispetto agli altri due soggetti che stavano tentando di asportare il furgone, con il compito di allertare i complici in caso di controllo, come effettivamente si era verificato.
Accertata quindi la sua responsabilità, il 42enne, in regola con il permesso di soggiorno, di fatto senza fissa dimora sul territorio nazionale, veniva tratto in arresto per tentato furto aggravato in concorso e associato alla casa circondariale. Gli attrezzi da scasso e l’autovettura sono stati sequestrati, anche per consentire di approfondire gli accertamenti sulla legittima provenienza del veicolo.