Partorisce e si laurea nel giro di poche ore. E’ accaduto al Mater Dei di Bari, protagonista la giovane Yvonne Monaco, 28enne residente a Castellana Grotte. Ore ricche di emozioni, in cui, all’attesa per il lieto arrivo, la donna, ha dovuto anche fare i conti con quelle della discussione della tesi di laurea.
È la mattina del 23 novembre quando Yvonne entra in travaglio e a distanza di poche ore, insieme al suo compagno Francesco, raggiunge la Clinica Mater Dei di Bari dove ha scelto di partorire. Nella valigia, assieme a tutto il necessario, anche un mix di forti sentimenti, di dolci sensazioni, l’ansia dell’attesa di conoscere il suo dono d’amore ma anche un pizzico di rammarico nel dover rimandare lo step finale del suo corso magistrale in “Metodologia dell’intervento psicologico”, conseguito presso l’università del Salento.
Yvonne, in un primo momento, si vede costretta ad avvisare la professoressa Flavia Lecciso, sua docente relatrice, che, causa di forza maggiore, le sarebbe stato impossibile recarsi a Lecce il giorno successivo. Ma da quel momento in poi la strada è tutta in discesa. La piccola Lavinia, questo il nome della bimba, pare abbia fatto di tutto per aiutare la sua mamma e, con la complicità di un impeccabile staff medico e paramedico del reparto di Ostetricia e Ginecologia, diretto dal dottor Giuseppe Caringella, in poche ore, precisamente alle 23,43 del 23 novembre, viene al mondo con parto naturale con i suoi 3 chili e 700 gr di morbidezza.
A poche ore dalla nascita, la giovane mamma chiede la possibilità, ottenendola, di sostenere la tesi da remoto e scatta una gara di solidarietà tra Bari e Lecce. La caposala della Mater Dei di Bari, Raffaella Ricci, predispone la stanza di Yvonne con quanto necessario per il collegamento e dall’altra parte del monitor la commissione dell’Università del Salento, guidata dal professor Omar Gelo, è pronta per ascoltare la tesi di laurea di Yvonne Monaco.
Al termine della discussione, con la piccola Lavinia ancora in braccio, il verdetto finale è il seguente: “Esaminato il curriculum di studi, ascoltata la relazione e considerato l’esito della discussione, la Commissione la proclama ‘dottoressa in metodologia dell’intervento psicologico’ con voti 110 e lode e menzione speciale”.