A quattro anni dal restyling, il sagrato della chiesa di San Ferdinando di Bari è già deturpato. Come per il resto della centralissima via Sparano, le gradinate bianche utilizzate spesso come panchine sono ormai disseminante da decine e decine, forse centinaia, gomme da masticare gettate sul selciato (foto anteprima).
Una cattiva abitudine che ha un forte impatto negativo sulla percezione di decoro della principale strada dello shopping barese. Cosa non cosi evidente in tante altre città pugliesi, senza andare troppo lontano. Nel settembre 2017 il nuovo sagrato fu inaugurato con un concerto di pianoforte a cui partecipo anche il sindaco Antonio Decaro. Da allora è iniziato un lento declino, tra pavimentazione a pois e scritte sui muri cancellate a metà.
A poco sono servite le iniziative quasi simboliche di inizio 2019, poi svanite nel post pandemia da parte dell’Amiu. Fu attivato “Ghibli”: il macchinario che permette di rimuovere le gomme da masticare utilizzando vapore secco a una temperatura di 165 gradi. Ma per ogni chewing-gum l’operatore Amiu impiega mediamente 20 secondi quindi un isolato a giornata lavorativa, si tratta quindi di una lotta impari se la manutenzione è saltuaria.