Nel pomeriggio si è tenuto davanti all’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, in via Castromediano a Bari, un sit in di protesta sul contratto per gli insegnanti ormai scaduto in vista della legge di bilancio 2022.
“Ci sono gli insegnanti che da anni aspettano quelle gratifiche economiche e professionali che da tempo tutte le forze politiche promettono, ma poi nessuna mantiene. Non c’è stato ministro che negli ultimi anni non abbia mai parlato di stipendi inadeguati per gli insegnanti. Si chiedono impegni europei, anche se già oggi gli insegnanti italiani lavorano molto di più dei colleghi delle altre nazioni, ma siamo bel lontani dagli stipendi europei”, spiega Vito Carlo Castellana, coordinatore provinciale Bari e dirigente nazionale Gilda degli Insegnanti.
Secondo l’ultimo rapporto Ocse sullo stato dell’istruzione nel mondo intitolato Education at a glance le retribuzioni degli insegnanti italiani sono tra le più basse in Ue, molto dietro rispetto a quelle dei colleghi di Germania, Gran Bretagna, Francia e Spagna.
La Gilda degli Insegnanti, assieme a CGIL, UIL e Snals ha avviato la mobilitazione a livello nazionale per riportare l’attenzione sul rinnovo contrattuale degli insegnanti e non solo. “Abbiamo ancora le classi pollaio, fino a 32 ragazzi in alcune scuole del capoluogo”.