Al via oggi le terze dosi per gli over 40, ma tra gli anestesisti cresce la paura per le terapie intensive. Sottolineata la necessità di accelerare sul richiamo e di continuare ad osservare le norme di prevenzione da parte di Antonino Giarratano, presidente della Società Italiana Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (Siaarti).
“Siamo in piena quarta ondata pandemica. C’è grande preoccupazione, le terapie intensive rischiano l’intasamento entro un mese – spiega Giarratano – chiediamo al governo di mettere in atto subito manovre per una maggiore attenzione, senza attendere il colore giallo che significa già 15% di ricoveri in più e nuovi morti”.
Con Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia a rischio zona gialla cresce sempre più la paura per l’intasamento delle terapie intensive e per l’aumento della curva dei contagi. “Il nostro appello è chiaro: chiediamo a tutti gli italiani di vaccinarsi e ai vaccinati da più di 6 mesi di fare la terza dose, e di attenersi all’uso delle mascherine e igiene delle mani” sottolinea Giarratano.
Aprono ufficialmente oggi le inoculazioni delle terze dosi per tutti gli over 40 e gli addetti ai lavori chiedono a gran voce di accelerare il processo di vaccinazione, ma soprattutto cercano di convincere i molti indecisi ad effettuare la prima dose.
“I numeri dei casi di Covid-19 in Italia stanno aumentando in maniera importante, da 2500 casi settimanali siamo passati a oltre 10mila – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – sappiamo che dopo 6 mesi la protezione inizia a diminuire, dobbiamo riuscire a convincere gli indecisi che non hanno fatto nemmeno una dose e accelerare con le terze dosi”.
“Nelle ultime settimane sta aumentando il numero di nuovi vaccinati – conclude Cartabellotta – questo vuol dire che c’è ancora un margine e questo margine potrebbe essere ancora più ampio se si mettessero in campo alcune strategie”.