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Tumore alla prostata, il 30% dei pazienti rinuncia alle cure

Pubblicato da: redazione | Dom, 21 Novembre 2021 - 18:00

Nel 2021 il 30% dei pazienti colpiti da tumore alla prostata ha rinunciato alle visite mediche per paura del Covid e sempre Il 30% ha evitato di andare in ospedale. Otto su dieci ignorano se le terapie a cui sono sottoposti possano esporli a un maggiore rischio di contrarre il virus.

Ma il 99% è vaccinato e per il 60% il Servizio sanitario nazionale offre un buon livello di assistenza nonostante la pandemia. Per il 70% degli urologi il ritorno alla normalità è ancora lontano e ad avere subito più riduzioni (rispetto a cure farmacologiche e chirurgie) sono i follow-up, mentre il 65% di loro riceve richieste di rinvio delle terapie per paura di un possibile contagio nei reparti, con una significativa riduzione dell’aderenza alle cure. Il Covid fa ancora paura, come confermano i due sondaggi somministrati a 400 malati di tumore alla prostata e 400 urologi, nell’ottobre scorso, nell’ambito della campagna ‘Per il cancro non c’è lockdown’, realizzata da Fondazione Pro con il supporto incondizionato di Ipsen.
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“I sondaggi hanno mostrato la necessità di venire incontro alle esigenze del paziente e favorire, per chi convive con il tumore alla prostata, terapie trimestrali e semestrali, che permettono di recarsi meno negli ospedali, pur nella continuità di cura – afferma Giuseppe Procopio, responsabile dell’Oncologia Medica genitourinaria dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano – Il 93% dei malati riferisce che la frequenza di somministrazione presenta un impatto significativo sulla qualità di vita”. “È necessario intervenire a livello nazionale, ma soprattutto a livello regionale, per garantire a tutti i pazienti un accesso sicuro alle cure”, spiega Stéphane Brocker, presidente e amministratore delegato di Ipsen.

La Fondazione Pro ha lanciato una campagna di sensibilizzazione che prevede attività social, alcuni approfondimenti sulla web tv, un booklet destinato ai pazienti stampato e distribuito in 10 centri di eccellenza urologica e due spot, uno promosso con Massimiliano Allegri e un altro che ha come testimonial d’eccezione Carlo Verdone.

(Ansa)

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