Sabato 20 novembre alle 19 al Demodè Club di Modugno (Ba), in collaborazione con il Comune di Modugno, si terrà il flash mob “Facciamoci Sentire”, con il quale si vorrà porre l’attenzione sulla questione sicurezza nei locali, con un momento di incontro tra istituzioni e addetti ai lavori per parlare di sicurezza nei luoghi di divertimento.
A seguito degli ultimi episodi accaduti le scorse settimane, prima a Barletta, poi Bisceglie e infine a Modugno, diventa sempre più necessaria una linea comune per la sicurezza collettiva. Quindi il Demodè Club, interrompendo la programmazione artistica, ospiterà questo momento di confronto nel quale interverranno addetti al settore dell’intrattenimento e le autorità dei comuni della Città metropolitana di Bari.
“Dialogheremo insieme – ha affermato Dario Boriglione, direttore artistico del locale di Modugno – al fine di tracciare delle linee per un piano di sicurezza, necessario per la salvaguardia del sano divertimento. Con il Sindaco di Modugno Nicola Bonasia abbiamo deciso di organizzare questo momento per dimostrare che la musica è un bene comune e come tale bisogna preservarlo”.
“Come è accaduto nella BAT, anche nel barese sarebbe utile istituire un comitato “Ordine e sicurezza pubblica”, con la stipula di un Protocollo – si legge in una nota – L’obiettivo dell’intesa è creare una stretta collaborazione tra le forze di polizia e gli operatori del settore, finalizzata a rafforzare le strategie di prevenzione di situazioni di illegalità e comportamenti violenti all’interno o in prossimità dei locali da ballo”.
Con la firma del protocollo le parti si impegneranno a realizzare campagne informative e di sensibilizzazione rivolte ai giovani e più in generale, a tutti fruitori delle attività di intrattenimento, sia all’interno sia all’esterno dei locali da ballo per prevenire l’uso di sostanze stupefacenti, psicotrope e l’abuso di alcolici, contribuendo ad orientare i giovani verso forme di divertimento e stili di comportamento sani.
“I fatti di cronaca non devono cancellare l’aspetto culturale e sociale dei locali d’intrattenimento – conclude Boriglione – Pertanto il flash mob non ha un senso di protesta, ma propositivo. Si vuole sottolineare che la musica non è sinonimo di violenza, bensì di libertà e quindi merita più attenzione e sicurezza”.