La città di Bari sommersa dall’acqua o avvolta in una nube di fumo e fuoco. Si tratta solo di una previsione, dunque non di immagini reali, ma è quello che potrebbe accadere a causa dell’emergenza climatica.
A rendere realistiche le immagini ci ha pensato “This Climate Does Not Exist”, un progetto che permette a chiunque, dopo aver inserito un luogo o un indirizzo, di vedere l’impatto che la crisi climatica planetaria avrebbe sui luoghi della città più frequentati, tra questi anche la propria via di casa. Dal Petruzzelli a via Sparano, sino a passare per piazza Aldo Moro: l’impatto visivo, qualsiasi sia il luogo che si decide di “visitare” attraverso le immagini create utilizzando quelle che tecnicamente si chiamano reti generative avversarie, è molto forte. Bari, di fatto, potrebbe non esistere più perché sommersa dall’acqua o avvolta da nubi irrespirabili e atmosfere che ricordano molto quei film apocalittici e distopici.
Si tratta, di fatto, di algoritmi (resi possibili da un gruppo di ricercatori del Mila (Quebec’s Artificial Intelligence ecosystem di Montreal, coordinati dal professor Yoshua Bengio), di apprendimento automatico che raccolgono ed elaborano big data, ovvero enormi quantità di informazioni in continuo aggiornamento provenienti da molteplici banche dati meteorologiche/climatiche che permettono di simulare una realtà che oggi sembra lontana, ma in termini di emergenza climatica non lo è più così tanto, soprattutto se si considera che eventi di questo tipo hanno toccato il Sud recentemente, in particolare la Sicilia.
Foto simulazione “This Climate Does Not Exist”