I principali motivi di attratività culturale e sociale si concentrano nel quadrilatero murattiano. Quali le risposte e le soluzioni? Sono sufficienti i park and ride e i parcheggi interrati? Sono alcuni dei temi discussi durante l’incontro dell’associazione culturale Murattiano Bari tra l’assessore Giuseppe Galasso, residenti e commercianti. Esigenze diverse ma un solo obiettivo: trovare un posto auto e rendere il centro città più vivibile.
“Il problema – spiega Franco Neglia, portavoce dell’associazione Murattiano Bari – è che quello che sta facendo l’amministrazione non è sufficiente, il centro è ancora soffocato dalle automobili. Da più parti è emersa la conferma che in questo quadrilatero, dal lungomare alla ferrovia, si concentra la gran parte delle attività e motivi di richiamo per la movida. Basta pensare anche alla riapertura di luoghi culturali che causano ulteriori richiesta d’ingresso nel centro città”.
“Le abitudini sono già cambiate parecchio, soprattutto con l’istituzione dei park and ride. Fino a 10 anni fa era inimmaginabile che ci si potesse abituare a lasciare l’auto all’esterno del perimetro murattiano. Invece va dato merito alla amministrazione Decaro che sta potenziando il sistema, anche per biciclette e monopattini”, continua Neglia.
Quali sono le strategie da intraprendere per il futuro? “Noi abbiamo prospettato all’assessore Galasso l’opportunità dei parcheggi interrati perché quelli attuali sono tutti occupati h24. Le soluzioni da adottare possono essere tante ma almeno si dichiari che non c’è nessuna preclusione alla realizzazione dei parcheggi interrati. Costerebbero zero all’amministrazione e ai cittadini grazie al Project Financing: ci sono fondazioni o costruttori che così gestirebbero i parcheggi ma dopo 99 anni diventerebbero di proprietà comunale”.
Di pari passo il gruppo di cittadini indica l’estensione della rete di strade accessibili solo ai pedoni. “Le pedonalizzazioni – segue Neglia – sono una grande conquista, come l’esempio di via Sparano e via Argiro. Un vero successo, ecco perché è necessario utilizzare altri strumenti come i parcheggi interrati e fermare la circolazione dei mezzi in molti tratti urbani. Ad esempio via Roberto da Bari e via Cairoli o via Garruba che collega l’università a piazza Battisti”.