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Bari, troppo cemento (+43%) e poco verde: “Fermiamo il prossimo piano urbanistico”

Pubblicato da: redazione | Ven, 12 Novembre 2021 - 07:30

Poco verde e consumo di suolo da cementificare. Lo confermano il rapporto Ecosistema Urbano 2021, realizzato da Legambiente, e l’ultimo report del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (Snpa). Bari è tra le città italiane più colpite sui processi di trasformazione della copertura del suolo e l’impatto del consumo del paesaggio ed ecosistemi, alle porte della classifica top ten.

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Anche la Corte dei Conti segnala l’insostenibile andamento dell’abusivismo in tutta la Puglia. Dati preoccupanti che descrivono un futuro meno green rispetto a quello immaginato da una parte della popolazione, soprattutto i più giovani. A Bari infatti si cementifica a ritmo battente, in un anno, dal 2019 al 2020 il consumo di suolo annuale netto in ettari aumenta del 43%, mentre l’andamento provinciale sfiora il +10% (9,6) e +130 ettari in 12 mesi. E potrebbe andare peggio nel 2021.

Quindi il capoluogo pugliese fa molto peggio della media regionale (+8,1% in un anno). “Fermiamo questo fenomeno crescente – spiega Salvatore Valletta, geologo e già presidente di Sigea Puglia – è collegato a tutti i disastri dopo le precipitazioni e ai relativi allegamenti. Basta pensare a quello che è successo nel 2005” (alluvione e successiva inondazione).

“Bisogna fermare il nuovo piano urbanistico – aggiunge Valletta – non si può considerare un piano di sviluppo per un centro abitato inizialmente pensato per 600mila abitanti e che oggi ne vede poco più di 300mila. Molti uffici pubblici sono sprovvisti di figure chiave come geologi, architetti, ingegneri e agronomi. E’ necessaria una task force”.

Nell’ultima ricerca di Legambiente, Bari scende dall’84° all’88° posto su 105. L’uso efficiente del suolo è da metà classifica (49). Alcuni parametri però migliorano: l’emissione nell’aria di No2 (da 29,74 ug/mc del 2020 a 24,8 ug/mc del 2021) e Pm10 (da 23,25 ug/mc del 2020 a 22,5 ug/mc del 2021), l’infrastrutturazione per ciclabilità (da 3,27 meq/100 ab a 4,78) e gli alberi/100 abitanti (da 8,86 a 15 del 2021).

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