A partire dal prossimo 15 novembre l’ospedale Miulli, di Acquaviva delle Fonti, sospenderà le prestazioni extra – regionali per il 2021 e fino a data da destinarsi. “Dopo aver atteso inutilmente una risposta, di carattere formale o informale, in merito alla possibilità di poter aumentare il tetto relativo alle prestazioni extra-regionali – spiega Riccardo Memeo, direttore Uoc della Chirurgia Epatobiliopancreatica – e avendo da oltre un mese superato il relativo tetto di oltre un milione di euro, siamo costretti a mandare altrove i pazienti provenienti dalle regioni confinanti”.
Si parla principalmente di pazienti della Basilicata e della Calabria. In piccola parte anche del Molise. Nessuno di loro potrà essere accolto nella struttura di Acquaviva né per le prestazioni di ricovero né per quelle di Day Service e di Specialistica Ambulatoriale.
“A farne le spese – spiega ancora Memeo – saranno ovviamente i pazienti oncologici che non hanno il tempo di rimandare un intervento e che da un momento all’altro saranno costretti a trovare soluzioni alternative. Io personalmente dovrò comunicare a un paziente che non potrò operarlo mercoledì prossimo come da programma. In questo modo – conclude – si favorisce l’esodo negli ospedali nel nord, dove i tetti di spesa sono decisamente più alti, sotto gli occhi impotenti di tutti noi”.