Gradini rotti, ringhiere arrugginite e giardino lasciato all’incuria. E’ quanto sono costretti a vedere e vivere ogni giorno i bambini che frequentano la scuola primaria Chiaia, al San Paolo. A raccontarlo a Borderline24 è Chiara Riccardi, consigliere del Municipio 3 e capogruppo del M5s, in seguito a una serie di segnalazioni da parte dei genitori effettuate a lei e al suo collega, Catalano Giuseppe (Consigliere Municipio 3, M5s), che ha subito informato la commissione Lavori Pubblici del Municipio, del quale fa parte, per effettuare un sopralluogo.
“Ci hanno girato una serie di foto – ha sottolineato Riccardi – queste evidenziano diverse problematiche”. Dai gradini rotti, con pezzi mancanti, alle ringhiere completamente arrugginite “alla portata dei piccoli”, ma non solo, anche un grande giardino “con tanto potenziale”, completamente abbandonato a sé stesso. Sono solo alcune delle problematiche portate all’attenzione della consigliera che chiede maggiore attenzione per il quartiere, soprattutto per la sicurezza dei più piccoli che frequentano quotidianamente quegli spazi.
“Credo questa incuria sia da attribuire all’amministrazione comunale – ha proseguito – sia come genitore, sia come educatrice, vedere questo giardino lasciato così mi fa rabbia. Non è l’unico del quartiere. Al San Paolo ci sono scuole con un grandissimo potenziale nelle quali si potrebbero promuovere iniziative come l’outdoor education, previste dai protocolli, soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria. Ma risulta impossibile se le scuole sono in queste condizioni” – ha sottolineato ricordando poi un post sui social dell’assessore Paola Romano in cui la stessa annuncia fondi per 6 milioni di euro per la riqualificazione degli spazi esterni delle scuole.
“Quale occasione migliore se non questa per occuparsi delle scuole del San Paolo, spesso dimenticate? – ha proseguito Riccardi – una mamma mi ha portato l’esempio dei soldi spesi per i murales. Non ho nulla contro i murales, si tratta di un progetto regionale di rigenerazione urbana, che dunque non ha tolto nulla alle scuole, ma quell’azione politica ha voluto educare alla bellezza. Si dice spesso che questa salverà il mondo, io ci credo, ma non è pensabile che i bambini arrivino a scuola e vedano cose rotte e arrugginite o giardini incolti. Bisognerebbe insegnar loro da piccoli l’educazione alla bellezza. Qui si tratta anche di sicurezza. Voglio ricordare al sindaco Decaro e agli assessori Romano e Galasso che bisogna investire sull’educazione, senza dimenticare le periferie” – ha concluso.