Il riconoscimento di persona — che, in alternativa a quello da remoto, è uno dei passaggi necessari per ottenere lo Spid — non è più gratuito presso nessuno degli Identity provider. Ultima a cedere, tra i provider, è stata Poste Italiane, che ha fissato, a partire da novembre, un costo di 12 euro. (Poste continuerà a offrire gratuitamente alcune modalità per il riconoscimento da remoto, come altri provider: qui l’elenco completo con le varie opzioni, sul sito del governo). Spid è il sistema pubblico di identità digitale che permette a cittadini e imprese di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione con un’identità digitale unica. L’identificazione – Lo Spid prevede il «riconoscimento» della persona che lo richiede per abbinare in maniere inequivocabile un individuo a una identità digitale.
Il Poste ID può essere attivato a distanza con CIE (Carta di identità elettronica), Cns (Carta nazionale dei servizi), firma digitale, lettore Bancoposta e carta Postamat oppure con Sms su cellulare certificato associato a Bancoposta o a Postepay. Il metodo più seguito, però, è l’identificazione personale allo sportello dell’ufficio postale. Questo sistema, gratuito fino ad ora (solo presso le Poste), sarà ora a pagamento per tutti i provider. In base agli ultimi dati aggiornati al 24 ottobre scorso in Italia sono state attivate quasi 26 milioni di identità digitali.
I cittadini possono scegliere tra sei gestori per la richiesta dello Spid, ma Poste Italiane — vista la sua diffusa presenza su tutto il territorio nazionale — è il fornitore più utilizzato con 17,1 milioni di Spid attivati (5,3 milioni nel 2021) e una quota di mercato dell’80%.
Tra le possibilità per ottenere il riconoscimento di persona c’era anche quella di recarsi presso uno sportello pubblico, dove però occorre la marca da bollo da 16 euro oltre al pagamento dei diritti di segreteria. Questo sistema era dunque (e resta) decisamente più costoso del servizio offerto da Poste. Alcune associazioni di consumatori hanno lamentato il passaggio a pagamento di questo sistema di riconoscimento, che fino a ottobre Poste ha fornito gratuitamente. «La conseguenza» sostiene Aduc «è che una persona poco pratica con le odierne tecnologie e che non ha modo di farsi aiutare è costretta a pagare 12 euro in agenzia postale».