Premio “Paladini Italiani della Salute” al professore dell’Università di Bari, Luigi Vimercati. Il lavoro selezionato dal titolo “Tassi di contagiosità della malattia respiratoria acuta da SARS-CoV-2 negli ambienti di vita e lavoro: revisione sistematica e metanalisi” è stato realizzato dal prof. Luigi Vimercati dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro in collaborazione con le più prestigiose istituzioni internazionali di epidemiologia, tra le quali l’Imperial College di Londra e la Johns Hopkins University di Baltimora.
I lavori scientifici sono stati selezionati da una Commissione presieduta dal Prof. Walter Ricciardi, componente del Comitato Esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità . L’iniziativa realizzata con il patrocinio del Consiglio dei Ministri è destinata ai ricercatori italiani e ai grandi risultati da loro ottenuti nel campo della ricerca e della medicina applicata.
Il lavoro dal titolo “Severe Acute Respiratory Syndrome Coronavirus 2 (SARS-CoV-2) Setting-specific Transmission Rates: A Systematic Review and Meta-analysis” (“Tassi di contagiosità della malattia respiratoria acuta da SARS-CoV-2 negli ambienti di vita e lavoro: revisione sistematica e metanalisi”), è stato pubblicato sulla rivista Clinical Infectious Diseases.
Sintesi dei risultati ottenuti dallo studio Scopo dello studio è stato quello di stimare il tasso di attacco secondario (SAR- proporzione di casi secondari che si sviluppano dal contatto con uno o più casi indice durante il periodo di incubazione) del SARS-CoV-2 in diversi contesti di vita e di lavoro (setting). Dall’analisi dei dati è emerso che contatti stretti e prolungati in ambito familiare aumentano significativamente il potenziale di trasmissione del SARS-CoV-2 (SAR 21.1%), con particolare riferimento ai pasti familiari. Si è osservato che in tale setting la trasmissione aumenta all’aumentare della durata di esposizione al caso indice (SAR 14.2% < 5 giorni vs SAR 34.9% > 5 giorni), sottolineando l’importanza delle politiche di isolamento e di tracciamento dei contatti.
I dati relativi alla diffusione del SARS-CoV-2 nei setting comunitari suggeriscono che la trasmissione è favorita dalle interazioni sociali con contatti prolungati, quali piccoli eventi con familiari e amici (SAR 5.9%), trasporti (SAR 5%). Al contrario, contesti non familiari con contatti casuali riportano tassi di attacco secondario inferiori (SAR 1.2%).