“Mi fa male ogni volta che ci penso, ma i giovani devono sapere i criminali chi sono. Da che parte state? Denunciateli. Il mio dolore deve essere un insegnamento per tutti”. E’ l’appello di Lella, la madre di Michele Fazio il ragazzo di soli 16 anni ucciso da un colpo di pistola alla nuca sotto la sua abitazione di Bari Vecchia a luglio del 2001.
Al fianco del marito Pinuccio Fazio, Lella ha parlato dello spettacolo teatrale dedicato alla loro vita Stoc ddo’. “Tutti sanno dove abito, non me ne vado. Resto qui, loro devono andare via”.
Il 21 marzo, in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, Sara Bevilacqua poterà in scena Stoc ddo’ – Io sto qua. (fuori abbonamento). Un monologo di teatro civile ispirato a Lella, mamma di Michele Fazio ucciso, non ancora sedicenne, dalla mafia a Bari vecchia il 12 luglio 2001. Una morte, quella di Michele, che fa scoprire a Lella una forza e un coraggio mai sospettati e inizia a combattere imponendo le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando e puntando gli occhi negli occhi di chi vorrebbe imporle il silenzio: io non fuggo, e nemmeno chiudo la porta di casa: “Stoc ddò”.