Due sbarre su tre funzionanti e lunghe code prima di poter uscire “con i costi del parcheggio che lievitano”. E’ quanto accaduto all’aeroporto Karol Wojtyla a Bari-Palese. In particolare, nella mattinata di ieri, a causa di un malfunzionamento della sbarra in uscita dal parcheggio a pagamento, si sono create lunghe code al momento dello sbarco dei passeggeri che hanno scatenato un effetto domino tra la rabbia dei presenti.
Dal traffico interno, ulteriormente congestionato (tra partenze e arrivi), all’incremento del tempo trascorso all’interno della zona di sosta breve che ha portato, inevitabilmente, ad un supplemento dei costi per via del superamento del tempo limite. La sosta temporanea, ricordiamo, prevede la franchigia di 15 minuti gratuita, poi 2,50 ad ogni ora o frazione. C’è inoltre una maggiorazione di 2 euro per i pagamenti effettuati presso la cassa remota posta in prossimità dei varchi di uscita. Costi che, secondo gli assidui frequentatori dell’aeroporto, sono già di per sé troppo elevati, per i quali sono state richieste modifiche alle tariffe.
Una condizione, quella dei prezzi elevati, ma anche delle lunghe code, che si riflette anche sulla necessità dei cittadini di ovviare al problema aggirandolo. In tanti, come raccontato in un recente articolo, preferiscono infatti sostare all’esterno per poi entrare nell’aeroporto solo nel momento in cui c’è certezza dell’aereo atterrato. Si tratta, di fatto, di sosta selvaggia che oltre al restringimento della carreggiata, provoca non pochi disagi nel momento di ingresso e uscita dall’aeroporto. I rallentamenti spesso coinvolgono anche il trasporto pubblico locale, tra cui la linea 16 dell’Amtab, utilizzata anche da studenti e lavoratori. Al momento però quella della “sosta selvaggia” sembra l’unica soluzione al vaglio dei cittadini per evitare di trovarsi costretti, così come ieri mattina, a pagare supplementi in uscita.
Ma i disservizi dell’aeroporto non finiscono qui. Ad aggravare la situazione, a detta di alcuni cittadini, ci sarebbero anche le auto abbandonate tra le strisce blu all’interno dei parcheggi. Fattore, quest’ultimo, che riduce ulteriormente la capienza dei parcheggi a disposizione dei cittadini. La soluzione, secondo gli stessi, “potrebbe essere quella di creare parcheggi limitrofi gratuiti per eventuali soste prolungate degli accompagnatori”.