Centosessanta posti auto riservati ai disabili in prossimità dei singoli padiglioni, di cui 65 esclusivi e 95 condivisi con i pazienti in possesso del ‘Poli pass’ rilasciato dalle singole unità operative per i pazienti con deambulazione impedita o sensibilmente ridotta. Questo è il primo dato positivo emerso dal sopralluogo effettuato questa mattina dal direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore con Gianni Romito, presidente di HBari2003, associazione pugliese persone para-tetraplegici, con i rappresentati di ‘Volare più in alto’ e con il presidente al Comitato Consultivo Misto, Gaetano Balena.
Il ‘Regolamento per l’accesso e la circolazione nell’area ospedaliera’, in vigore dal 1 luglio, ha delineato percorsi precisi di accesso che limitano fortemente la circolazione delle auto ai soli soggetti e accompagnatori in possesso dei pass. L’area centrale del Policlinico è invece riservata ai pedoni e ai veicoli di emergenza. Tutti gli accessi sono presidiati e in caso di necessità o urgenza il servizio di vigilanza favorisce l’accesso anche carrabile. Il bus navetta gratuito dotato di pedane di accesso per disabili favorisce gli spostamenti tra i padiglioni.
“Ringrazio il direttore generale Giovanni Migliore per la disponibilità dimostrata in questa occasione, ormai frutto di un percorso di condivisione che dura nel tempo e che è centrato sull’interesse esclusivo di coloro che sono inseriti in percorsi di cura”, ha dichiarato Gianni Romito al termine del sopralluogo. “Ci rapportiamo quotidianamente – ha aggiunto – con i professionisti del Policlinico nei reparti di chirurgia plastica, nell’unità spinale, nella nefrologia, nell’odontoiatria che sono dei riferimenti per noi importanti di eccellenza. Ci sono ancora piccole criticità nei percorsi che confidiamo siano risolte”.
“Tre anni fa – sottolinea Giovanni Migliore – abbiamo iniziato un percorso di apertura e maggiore vivibilità degli spazi del Policlinico, che non è solo un ospedale ma un quartiere della città al cui interno si muovono ogni giorno migliaia di persone. Ci siamo dotati di un regolamento per garantire a tutti, dalle persone con patologie agli studenti di medicina, la massima accessibilità”.