È stata siglata questa mattina, nella sala giunta di Palazzo di Città, la convenzione tra il Comune di Bari e la Procura della Repubblica di Bari per l’attivazione del Progetto di utilità collettiva (PUC) “Insieme per la giustizia”, che dal prossimo 10 novembre vedrà impegnati 42 percettori del Reddito di cittadinanza, di cui 28 donne, in attività concettuali e materiali a supporto degli uffici della Procura.
Accanto al sindaco Antonio Decaro e al procuratore della Repubblica Roberto Rossi, all’incontro con la stampa sono intervenuti il vicesindaco e assessore alle Politiche attive del Lavoro Eugenio Di Sciascio, il responsabile della misura Franco Lacarra, il sostituto procuratore Marcello Quercia e il cancelliere Vincenzo Brandi.
A partire da martedì prossimo, quindi, i beneficiari, che saranno in servizio dalle 8 alle 16 ore settimanali in diversi uffici dove non vi siano atti coperti da segreto investigativo, coadiuveranno la struttura sia nella redazione di modulistica utile alle fasi del procedimento in sede dibattimentale, nella formazione di ruoli e calendari, sia nella sistemazione e catalogazione di atti, nella fotocopiatura e scannerizzazione dei documenti e nel trasferimento di fascicoli.
“In questi giorni i percettori del reddito di cittadinanza nella città di Bari cominciano a svolgere attività utili alla collettività attraverso i PUC – ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro -. Dopo il lungo stop dovuto alla pandemia, finalmente prendono avvio i progetti candidati e approvati negli scorsi mesi: qualche giorno fa l’attivazione del PUC con Amtab, oggi la presentazione del progetto di utilità collettiva che impegnerà 42 persone presso la Procura di Bari e nei prossimi giorni prenderanno il via ulteriori progetti con il tribunale e altri uffici giudiziari, con altri enti pubblici e associazioni no profit. Si tratta di iniziative che da un lato ridanno dignità a donne e uomini da tempo fuori dal mercato del lavoro, e dall’altro restituiscono alla collettività dei benefici”.
“Questo progetto è frutto di un’intesa con l’amministrazione comunale per il raggiungimento di obiettivi comuni che viene da lontano – ha proseguito Roberto Rossi -. Attraverso i progetti realizzati in passato, come i Cantieri di Cittadinanza e RED, le persone coinvolte hanno vissuto un’esperienza formativa e di contributo all’attività della Procura che si è rivelata molto positiva per tutti ed è per questo che abbiamo pensato a questo progetto che, dopo la sospensione dovuta alla pandemia, finalmente è pronto a partire. Credo che sentirsi utili all’interno di un contesto lavorativo sia fondamentale per restituire fiducia a quanti, disperati dopo tanti anni di inattività, magari non pensavano di poter avere un’altra opportunità”.