I Finanzieri della Compagnia di Altamura – coordinati dal I Gruppo Bari – hanno eseguito un Decreto emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bari, dott.ssa Antonella Cafagna, su richiesta della Procura guidata dal Procuratore dott. Roberto Rossi, con il quale è stato disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di denaro e altri beni per 30 mila euro, profitto di reato, in capo a due cittadini di Santeramo in Colle (BA).
Secondo l’ipotesi accusatoria, gli indagati (marito e moglie) avrebbero commesso una truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche nel settore degli aiuti alle imprese agricole, concessi nell’ambito della Politica Agricola Comune (prevista dal Trattato Istitutivo delle Comunità).
Il provvedimento costituisce l’epilogo delle indagini eseguite dalle Fiamme Gialle altamurane e dirette dal Sostituto Procuratore dott. Claudio Pinto, che hanno permesso di scoprire la creazione di una fittizia impresa agricola, finalizzata ad ottenere “gratuitamente” dall’AGEA i cd. “titoli”, commisurati al numero di ettari di terreno che viene dichiarato coltivato, che consentono a “nuovi agricoltori” di percepire “contributi pubblici comunitari”. La truffa è stata perpetrata attraverso la stipula, nel 2009 e nel 2011, di due contratti falsi che hanno consentito ai coniugi di ottenere i citati “titoli” ed i conseguenti aiuti economici fino all’anno 2019.
Agli indagati sono stati sequestrati, con il provvedimento emesso dall’A.G, beni mobili ed un immobile per un valore di 30 mila euro, pari al denaro pubblico illecitamente ottenuto ed erogato dall’AGEA. Inoltre sono state contestate violazioni amministrative che prevedono l’applicazione di una sanzione pecuniaria pari all’importo indebitamente percepito ed effettuate le segnalazioni agli organi competenti per il recupero delle somme erogate.