Allarme fra le famiglie, torna a far paura il Virus Respiratorio Sinciziale abbreviato o VRS, capace di infettare l’apparato respiratorio di pazienti di qualunque età, ma che principalmente colpisce i bambini nei primi anni di vita. Tornato in auge con i Ferragnez (ne è stata colpita la figlia di Chiara Ferragni e Fedez) adesso preoccupa molti, anche a causa dei diversi casi a Bari: numerosi i piccoli che sono stati colpiti negli ultimi giorni, diversi i ricoveri.
È la più frequente causa di infezione delle vie respiratorie nei bambini al di sotto dei 2 anni e rappresenta la prima causa di ricovero ospedaliero sotto l’anno di età. “La Bronchiolite è tornata di prepotenza ad essere lo spauracchio di noi pediatri e di tutti i neogenitori. In anticipo rispetto all’atteso – commenta il pediatra barese Antonio Di Mauro – Tutto inizia come il classico “raffreddore” invernale: muco nel naso, qualche starnuto, colpi di tosse stizzosa, febbre”.
Il consiglio diffuso dai medici è quello di non presentarsi in ospedale alla comparsa dei primi starnuti poiché gli ambulatori sono fra i luoghi più a rischio contagio. Come fare dunque per prevenire questa malattia?
“Evitare i luoghi chiusi e affollati, arieggiare gli ambienti, lavarsi le mani, indossare le mascherine, buona igiene del naso, evitare il contatto dei bambini molto piccoli con i fratellini e cuginetti, evitare di baciare i bambini ed evitare il contatto dei bambini con le superfici esterne delle mascherine dei grandi, quando tenuti in braccio”, consiglia il pediatra.
Intanto si mobilita anche la Società Italiana di Pediatria, stilando un rapporto informativo sul virus e sulla sua diffusione.
Il VRS si diffonde facilmente da persona a persona. L’infezione si contrae attraverso le mucose di naso, bocca e occhi. Quando un soggetto infetto tossisce o starnutisce, rilascia in aria delle particelle che contengono il virus.
In particolare, l’infezione si contrae toccando con le mani le secrezioni nasali o buccali infette e quindi strofinandosi gli occhi o il naso. Il VRS può sopravvivere per molte ore sulle superfici dure come tavoli, maniglie delle porte, giocattoli e culle.
In Italia il periodo epidemico intercorre tra ottobre e marzo, con un picco in gennaio-febbraio. Oltre alla sintomatologia descritta dal pediatra Di Mauro, la società sottolinea la possibilità di comparsa di segni di riduzione dell’alimentazione seguiti da difficoltà respiratoria, in genere attorno al 3°-5° giornata di malattia.