Importante riconoscimento per la professoressa barese Antonella Vincenti, di 39 anni, del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Brescia: è sua la scoperta di una nanostruttura, realizzata con materiali normalmente utilizzati per dispositivi ottici ed elettronici, che permette di emettere luce nell’ultravioletto, sfruttando la generazione di armoniche ed il cosiddetto phase-locking.
Lo studio ha aperto la strada ad una serie di applicazioni finora ritenute impossibili, per esempio nel campo delle comunicazioni subacquee, del monitoraggio ambientale e nelle nuove tecniche di imaging biologico.
I risultati della ricerca, realizzata in collaborazione con il team della prof.ssa Natalia Litchinister della Duke University e con il Dott. Michele Scalora della US Army sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature Communications.
Vincenti si è laureata in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Bari.