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A Bari cresce l’impegno per il riciclo, recuperate oltre 3 tonnellate di capsule in alluminio

Pubblicato da: redazione | Gio, 28 Ottobre 2021 - 20:00

Cresce a Bari l’impegno nell’ambito del progetto di economia circolare per il recupero e il riciclo delle capsule di caffè in alluminio sul territorio italiano. Si tratta, in particolare, del programma “Da Chicco a Chicco” di Nespresso che, grazie alla collaborazione con Amiu Puglia, ha permesso di recuperare oltre 3 tonnellate di capsule in alluminio, segnando una crescita del +11% – equivalente a oltre 3 quintali di capsule esauste – rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Un successo che si somma ai risultati positivi raggiunti in tutta Italia che hanno permesso di raggiungere, nel primo semestre 2021, 800 tonnellate di capsule in alluminio recuperate da Nespresso, il 29% in più – equivalente a oltre 177 tonnellate di capsule esauste – rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e in aumento rispetto al primo semestre 2019, quando le tonnellate di capsule raccolte sono state 715. Un successo che si somma ai dati raggiunti nel 2020, quando sono state oltre 1.200 le tonnellate di capsule esauste Nespresso raccolte, in linea con il 2019 nonostante l’anno della pandemia e l’impegno a restare il più possibile a casa.

Nella classifica completa delle province più attive, Bari risulta all’ultimo posto con 3.200 kg (+11%), dati comunque positivi per il capoluogo pugliese. Le città più “virtuose” nella raccolta delle capsule esauste vedono al primo posto Milano, dove nei primi sei mesi dell’anno sono state recuperate quasi 118 tonnellate di capsule esauste, +30% rispetto al primo semestre 2020, raggiungendo quindi il punteggio più alto. A seguire Roma con oltre 108 tonnellate (+21% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno) e Torino: quasi 62 tonnellate, per un +29% rispetto al primo semestre 2020.

Dati in crescita rispetto ai primi sei mesi del 2020 si sono registrati anche nelle altre città. Al quarto posto si trovano, Como, Brescia e Bergamo con 57.340 kg (+44%), a seguire Genova con 35.520 kg (+16%), Firenze con 31.060 kg (+2%), Padova e Trieste 27.660 kg (+56%), Venezia con 26.440 kg (+24%), Varese con  23.080 kg (+24%), Monza  con 16.580 kg (+37%), Parma con 14.899 kg (+7%), Bolzano con 14.080 kg (+31%), Trento con 13.080 kg (+39%), Verona  con 10.680 kg (+7%), Reggio Emilia con 8.311 kg (+192%) e Piacenza con 7.890 kg (+7%).

Il progetto ha reso possibile l’avvio del primo sistema in Italia per il recupero e il riciclo delle capsule esauste in alluminio, dando allo stesso tempo ai consumatori l’opportunità di prendere parte a un virtuoso processo di economia circolare. Nato nel 2011 grazie a una convenzione – rinnovata a gennaio 2018 – con CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e CIC (Consorzio Italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” rappresenta uno degli impegni di Nespresso in Italia per la creazione di una tazzina di caffè ad impatto positivo.

Il programma, su cui sono stati investiti dal 2011 oltre 6 milioni di euro, consente ai consumatori di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nell’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso o in alcune isole ecologiche distribuite sul territorio nazionale, per un totale di 128 punti di raccolta in 73 città italiane. Una volta raccolte dalle aziende di gestione del servizio di raccolta differenziata, le capsule esauste vengono inviate per la lavorazione ed il recupero presso un impianto in provincia di Brescia, dove l’alluminio viene separato dal caffè.

A seguito della separazione dei due materiali, l’alluminio viene destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti, mentre il caffè viene destinato a un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost, che viene successivamente ceduto a una risaia in provincia di Novara. Il riso prodotto grazie a questo concime naturale viene poi riacquistato da Nespresso e donato a Banco Alimentare della Lombardia, a cui finora sono state donate oltre 3 milioni e mezzo di porzioni di riso, a cui si aggiungono le oltre 220.000 offerte a Banco Alimentare del Lazio. Una dimostrazione che riciclare una capsula Nespresso significa non solo fare del bene all’ambiente, ma anche trasformare un chicco di caffè in un chicco di riso per chi ne ha più bisogno.

Quest’anno, inoltre, Nespresso ha aggiunto un altro tassello al suo impegno per il recupero e il riciclo delle capsule esauste, fondando in partnership con illycaffè la prima “Alleanza per il riciclo delle capsule in alluminio”, per far fronte comune e rendere ancora più semplice e accessibile, da parte dei consumatori, la raccolta delle capsule di caffè usate in alluminio sul territorio italiano. A Bari, è possibile riconsegnare le capsule esauste presso la Boutique Nespresso di via Sparano da Bari 154 e presso la Boutique all’interno del negozio Coin del centro commerciale Auchan di Casamassima.

Foto Pixabay

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