Bitcoin rimane al centro dell’attenzione internazionale, soprattutto dopo la recente messa al bando di tutte le transazioni in criptovaluta decisa dal governo cinese. Pechino, infatti, sembra intenzionata a non cedere e continua a ritenere illegale il possesso di token digitali. Tale decisione ha avuto pesanti ripercussioni, non solo su Bitcoin ma su tutta la galassia crypto, con cali nell’ordine del 10% rispetto alla precedente quotazione. Se, tuttavia, la presa di posizione della Cina era stata in qualche modo già metabolizzata dai mercati (sono mesi, infatti, che si consuma il braccio di ferro tra il governo cinese e tutto ciò che ruota intorno ai token digitali), notizie molto più confortanti arrivano da altri paesi dove sembra, invece, che Bitcoin possa rappresentare uno stimolo per contribuire positivamente alla crescita dell’economia.
Il governo di El Salvador, infatti, ha recentemente introdotto Bitcoin come valuta legale che può essere utilizzata per qualunque transazione finanziaria nel paese, segno che anche a livello istituzionale stiamo assistendo a un cambio di passo rispetto all’adozione delle criptovalute. La più famosa tra le monete digitali rimane, quindi, al centro degli interessi finanziari internazionali, e per questo motivo è consigliabile, per chi desidera investire su di essa, approfondire le sue caratteristiche principali. Nella guida messa a punto dagli esperti di Criptovalute24.com, ad esempio, è possibile trovare tutto quello che c’è da sapere su bitcoin, a partire dalle varie opzioni di acquisto che si presentano all’utente, fino alle piattaforme alle quali appoggiarsi per fare trading sul token.
Come investire su Bitcoin
Per investire su Bitcoin l’utente ha a disposizione due differenti alternative. La prima prevede l’acquisto diretto di moneta digitale tramite un exchange e, in genere, è una strategia utilizzata da chi ha in mente un investimento a lungo termine. I token, infatti, vengono prima comprati e poi immagazzinati dentro a un vero e proprio portafoglio elettronico denominato wallet, dentro al quale possono rimanere anche diversi anni. L’acquisto diretto di Bitcoin è diventato, però, abbastanza proibitivo per la maggior parte delle persone, a causa della quotazione stellare raggiunta dal token; risulta pertanto difficile per una vasta fetta di utenti investire in questa valuta: ecco perché molti ritengono sia più conveniente sfruttare le possibilità offerte dal trading online.
Questo secondo metodo di investimento prevede l’attivazione di un conto presso un intermediario finanziario, chiamato broker, e si basa sull’apertura e la chiusura di operazioni durante un ristretto arco temporale. Molte piattaforme di trading sono chiamate in gergo multi-asset perché mettono a disposizione svariate tipologie di prodotti finanziari, dalle azioni alle obbligazioni, passando per le materie prime e, appunto, le criptovalute. Quasi tutte includono Bitcoin nella loro offerta e, inoltre. danno la possibilità di investire su di esso sfruttando i CFD.
Investire in Bitcoin con i CFD
I CFD, la cui sigla significa “contracts for difference”, sono uno strumento finanziario di tipo derivato nato qualche decina di anni fa. Essi non prevedono l’acquisto diretto di un asset da parte dell’utente in quanto il concetto alla base è quello di una speculazione sull’andamento del sottostante di un prodotto finanziario.
Ciò risulta particolarmente utile soprattutto in caso di asset molto costosi (come, appunto, Bitcoin) perché non è necessario che il trader disponga di un ingente capitale da investire. I broker più conosciuti e utilizzati in genere mettono a disposizione anche i CFD, i quali possono essere utilizzati non solo sulle criptovalute ma su tutti gli asset presenti nell’offerta della piattaforma.