Più di un terzo del ponte Adriatico è al buio: circa il 30% dei lampioni del viadotto è spento, in tutto o in parte. Dei 30 corpi illuminanti a doppio braccio (cioè con una luce che illumina le corsie di destra e una che illumina quelle di sinistra) solo 9 funzionano al massimo della loro capacità – ovvero con entrambi i fari -, mentre quattro sono totalmente spenti e gli altri sono accesi solo parzialmente.
Nel dettaglio, se percorriamo il ponte dalla rotonda del supermercato Lidl verso quella del cimitero, troveremo ben 11 led fuori uso, mentre 5 che emettono una luce fievolissima, a volte appena visibile. Se, invece, percorriamo il cavalcavia in direzione opposta, cioè andando da via Tommaso Fiore verso viale Tatarella, noteremo ben 12 luci a led spente e una molto fioca. In tutto i lampioni sarebbero 31, ma ce n’è uno – il primo per chi percorre il ponte andando verso il quartiere Libertà – a cui non sono mai state installate le luci e quindi non è mai entrato in funzione.
Come si vede dalle foto, percorrendo il ponte strallato nelle ore senza luce solare ci si imbatte in vere e proprie zone di buio, a volte molto estese, create proprio dal mancato funzionamento di una serie di lampioni, anche molto vicini tra loro.
Questa situazione (che ormai perdura da molto tempo) arreca disagio agli automobilisti, ma soprattutto crea una situazione di pericolo e insicurezza per i pedoni. È vero che non sono molti i cittadini che percorrono a piedi l’ex “Asse Nord-Sud”, ma qualcuno lo fa, anche la mattina presto.