Cinquanta chilometri orari. È il limite di velocità fissato nelle strade urbane a Bari come nel resto d’Italia. Indicazioni che però restano inosservate su tutta la rete urbana e in particolare quando non ci sono semafori o rotatorie a interrompere la viabilità. Ecco due casi simbolo, via Tatarella e via Amendola.
Viale Giuseppe Tatarella è un lungo stradone che collega il raccordo Rossi (Carbonara) e la statale 16 con via Giuseppe Sangiorgi (Picone) fino al ponte Adriatico. Percorrendo questo stradone da 3 km si nota subito quante auto rispettano il limite di 50 km/h, con la stragrande maggioranza degli automobilisti che non lo rispetta affatto, seppur ben indicato da apposita segnaletica. Alcuni raggiungono anche velocità superiori ai 100 km/h.
Situazione simile la ritroviamo anche sul ponte Adriatico, che collega, appunto, viale Tatarella (e quindi sia Carbonara che Picone) con il quartiere Libertà. In questo caso, forse, si avverte di meno il mancato rispetto del limite. Vuoi per le pendenze, vuoi per la minor lunghezza (è lungo, infatti, poco più di un chilometro), vuoi per la maggior vicinanza al centro abitato. Ma anche qui trovare un’auto che rispetti il limite di 50 km/h è cosa rara.
Stessa situazione anche nella nuova viale Amendola. Oggi più scorrevole dopo il progetto di ammodernamento e raddoppio. Tra gli ultimi dettagli dopo le piste ciclabili, telecamere e piante ornamentali sono state tracciate delle bande ottiche (foto anteprima) in corrispondenza degli attraversamenti per tutelare la sicurezza dei pedoni. L’invito dei progettisti è sempre lo stesso, rallentare.