“No” ai fascismi e alla violenza, “sì” al lavoro, alla sicurezza, ai diritti. Cgil, Cisl e Uil, e con loro il centrosinistra, scendono in piazza per quella che si attendono essere una grande manifestazione democratica e antifascista. In risposta alle violenze di sabato scorso contro la sede della Cgil di Roma, durante una manifestazione “no green pass”, da parte di esponenti di Forza Nuova.
“Siamo oltre 100mila”: così il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, dalla manifestazione dei sindacati in piazza San Giovanni a Roma. “In questa piazza c’è la nuova Resistenza. La Resistenza che è quella che ha combattuto il fascismo. Vogliamo riaffermare i valori della democrazia, della partecipazione e rifiuto della violenza”, ha aggiunto.
“Il dissenso è il sale della democrazia e la violenza è la sua negazione. La violenza dei fascismi, dei razzismi e dei sovranismi nasce dal veleno di una società disgregata e da una democrazia pallida dove troppi diritti sono parole dette o scritte sulla carta ma non si traducono in concreto”. Lo ha detto don Luigi Ciotti partecipando al corteo partito da piazza dell’Esquilino a Roma alla volta di piazza san Giovanni dove a breve inizierà la manifestazione indetta da Cgil Cisl e Uil. “Poi c’è anche la violenza delle mafie che si alimenta a sua volta dei vuoti della democrazia, della coesione e dell’ingiustizia sociale e ambientale”.
Decine le adesioni di associazioni, movimenti e partiti, da Pd a M5s e Leu, Azione, Sinistra italiana, Rifondazione comunista, Europa verde. In piazza, tra gli altri, il segretario del Pd Enrico Letta e il leader del M5s, Giuseppe Conte, e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.