Dal 3 novembre si torna al turno unico a scuola a Bari e provincia. È quanto è stato deciso al termine di un vertice in prefettura. Il prefetto Antonia Bellomo ha quindi accolto le richieste di studenti, sindacati e presidi che hanno lamentato disagi in queste settimane. La curva dei contagi è in calo con sole sei classi in quarantena.
Il prefetto, anche per dare tempo alle scuole di riorganizzarsi, ha però deciso di fare ritornare al turno unico solo dal mese di novembre. Il provvedimento vale per le scuole di Bari e provincia. Nel corso dell’incontro il Prefetto ha inoltre richiamato l’attenzione delle amministrazioni presenti al tavolo sull’importanza, a seguito della nuova strada intrapresa, di continuare nel massimo rispetto delle misure di cautela sanitaria previste, proseguendo dunque con mascherina e distanziamento. Questo, secondo il Prefetto, deve costituire il necessario contraltare a una scelta che comporterà un inevitabile maggiore affollamento dei mezzi di trasporto, i quali, allo stato della normativa vigente, potranno viaggiare, in ogni caso, con un coefficiente di riempimento pari all’80% della capienza massima.
Le Forze di Polizia e gli altri enti preposti continueranno pertanto ad assicurare il massimo impegno nella prevenzione, per quanto concretamente possibile, delle situazioni di assembramento che potrebbero determinarsi. Il confronto costante tra il sistema dei trasporti e l’organizzazione scolastica ha consentito di addivenire a una soluzione che comporterà, per le aziende di mobilità, il trasferimento integrale dei mezzi, originariamente suddivisi su due turnazioni temporali, sull’unica fascia oraria che sarà definita per l’accesso agli istituti scolastici. Il Prefetto ha, infine, ricordato che il documento operativo, previsto dal legislatore nell’ambito delle misure di contenimento della diffusione del contagio, resta uno strumento elastico a disposizione del territorio e delle sue esigenze e continuerà ad essere oggetto di costante monitoraggio.
Numerose erano state le proteste da parte degli studenti, dei presidi e dei sindacati contro il provvedimento del doppio ingresso alle 8 e alle 9.40 che, a detta degli stessi studenti, non aveva portato ad alcun cambiamento in termini di riduzione degli assembramenti. Perché molte corse dei mezzi non erano coordinate e gli studenti del secondo turno comunque prendevano i mezzi con quelli del primo turno. Oggi la decisione di ritornare al turno unico.