Il secondo turno di ingresso a scuola non ha frenato gli assembramenti. A distanza di tre settimane dall’inizio dell’anno e della “sperimentazione” sui doppi ingressi, disposta dal prefetto Antonia Bellomo, disagi e malumori non si placano. Ci sono studenti pendolari che dovrebbero entrare a scuola alle 9,40 ma mancano i mezzi a quell’orario e quindi si ritrovano a prendere il bus delle 8 insieme agli altri ragazzi del primo turno. Con inevitabili conseguenze sugli assembramenti.
Accade ad esempio all’IISS “Giulio Cesare” di Bari: qui gli studenti hanno lamentato l’impossibilità di raggiungere la scuola al secondo turno. Sono costretti a servirsi dei mezzi di trasporto nella prima mattinata: in questa maniera vanno ad intasare le varie linee, già utilizzate dai compagni del primo turno, creando comunque vari assembramenti.
I disservizi però non terminano qui: questi studenti, una volta raggiunta la propria scuola, intorno alle 8, sono costretti ad attendere circa due ore nei vari bar adiacenti l’istituto andando così ulteriormente a generare quegli assembramenti che si voleva evitare.
Tutto ciò comporta non solo problemi dal punto di vista degli orari, ma anche sul profitto degli studenti e sulla produttività degli insegnanti. I pendolari, dopo aver terminato la propria giornata scolastica, raggiungono nel tardo pomeriggio le proprie abitazioni e questo impatta negativamente sul loro operato, considerando anche che molti di loro affiancano lo studio ad attività sportive.
Nonostante le voci, sempre più insistenti, secondo le quali questa problematica è prossima alla risoluzione, i giovani baresi non sono affatto soddisfatti dell’attuale situazione in cui versa la scuola e dopo gli scioperi degli scorsi giorni, in molti minacciano di trasferirsi in altri istituti e tanti altri rischiano di abbandonare prematuramente gli studi. La proverbiale palla passa ora nelle mani del prefetto Bellomo e di tutti coloro che sono coinvolti nel processo decisionale riguardante l’entrata e l’uscita da scuola.