Le regole ci sono, sono molte chiare, basta applicarle. Così Luigi Nigri vice presidente della Federazione italiana medici pediatri e referente Puglia, mette ordine sulla consueta confusione di inizio scuola in merito a tamponi ed eventuali assenze dei bambini. Questo è il secondo anno che la campanella suona in compagnia del virus, ma ancora ci sono tanti punti oscuri sulla gestione del Covid tra i piccoli.
“Ormai – spiega – sappiamo per certo che la febbre persistente accompagnata da tosse ci deve far nascere un sospetto. Non basta uno starnuto o un mal di pancia. Ad oggi non è più ammesso che i bambini vengano mandati a casa per sintomi lievi. Non è ammissibile che si creino disagi ai genitori senza fondamento”.
Nigri spiega anche un altro punto importante: i bambini della scuola materna se si assentano per più di 4 giorni per ragioni di salute devono portare il risultato di un tampone negativo. Basta il rapido di ultima generazione. Per i bambini più grandi, invece, il risultato del tampone negativo deve essere portato se si superano i dieci giorni di assenza. Anche in questo caso sarà sufficiente il test rapido. I piccoli, risultati positivi al Covid, invece, potranno tornare a scuola solo dopo essersi sottoposti a un tampone molecolare con esito negativo. Ma sia chiara una cosa: se i bambini si sono assentati per ragioni non di salute, è sufficiente una autocertificazione a firma dei genitori.
Bocciate per il vicepresidente le stanze Covid ricavate nelle scuole qualora ci fossero bambini che accusavano malesseri anche minimi. “Non esiste che i piccoli siano chiusi in una stanza senza avere chiare prove che siano contagiosi: non basta uno starnuto o un di pancia per giustificare l’isolamento”.
Nigri annuncia anche una svolta in questo senso. “C’è un accordo avanzato con la Regione Puglia che attende solo di essere ufficiale: noi pediatri potremo sottoporre a tampone rapido i bambini nei nostri ambulatori qualora avessero sintomi sospetti. Questi accorcerà i tempi di rientro a scuola ed eviterà di intasare le Asl”. Un passo importante secondo il vicepresidente per semplificare eventuali quarantene o rientri a scuola.
Il vicepresidente in conclusione fa un appello ai genitori: “Tra un paio di settimane, con l’inizio del primo freddo, sarà normale il divulgarsi tra i bambini di tosse e raffreddore. Non fatevi prendere dal panico”.