Cresce l’allarme per l’abbandono abusivo di rifiuti nelle campagne del Barese, i sindaci organizzano un gruppo di lavoro per trovare soluzione. L’ultima segnalazione in merito al problema arriva da Giovinazzo dove negli scorsi giorni, il Comune, ha incaricato una società per la rimozione dei rifiuti abbandonati selvaggiamente su zone costiere e rurali del territorio.
Da Cola Olidda alle Località Castello, sino a via Terlizzi, ma anche il tratto di via Bitonto e le aree delle complanari della Statale 16. Sono solo alcune delle zone interessate dalle opere di pulizia. Per il sindaco, Tommaso Depalma non si tratta più di una problematica isolata, ma di una vera e propria “emergenza”. Dello stesso avviso è il sindaco di Acquaviva, Davide Carlucci, che lo scorso 27 settembre aveva effettuato richiesta al governatore della Puglia di proclamare lo stato di emergenza.
“La quantità di rifiuti presenti in campagna è così tanta che noi Comuni, nonostante tutti gli sforzi, da soli non ce la facciamo a ripulire e a controllare tutto” – aveva scritto Carlucci sui social – è evidente la mano non solo degli incivili, ma anche di un’eco criminalità diffusa, se non vogliamo parlare di ecomafia, che ha costruito un business dall’eliminazione illegale dei rifiuti per conto di terzi” – aveva sottolineato. Questa, così come la denuncia di Depalma, ma anche di tanti altri sindaci, hanno reso necessario un intervento.
Il prossimo 14 ottobre, in particolare, i sindaci a Conversano stabiliranno un gruppo di lavoro che si riunirà nella sede della Regione Puglia. Obiettivo: “trovare una strategia che porti a liberare gli agri comunali dai rifiuti e a mettere sotto controllo le strade extracomunali” – ha sottolineato Depalma. Il tavolo servirà dunque a coinvolgere gli Enti sovracomunali “perché è del tutto evidente che senza l’aiuto di Regione Puglia, Anas, Città Metropolitana di Bari e Province non sarà possibile vincere questa battaglia. In sintesi, si sta lavorando su più fronti per fronteggiare questa emergenza, che è sempre più emergenza, dettata dalla stupidità e dall’inciviltà dell’essere umano” – ha concluso Depalma.