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Buscaglione, il gangster dal cuore tenero

Pubblicato da: Ylenia Bisceglie | Dom, 3 Ottobre 2021 - 13:00
foto web

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Che notte” Siamo negli anni ’50, nell’immediato dopoguerra. Siamo nel momento in cui l’unica vera voglia è quella di lasciarsi alle spalle un passato doloroso, di divertirsi, di sognare. Siamo nel momento in cui l’Italia viene letteralmente travolta da musica e balli americani in seguito all’occupazione data dalle truppe. La musica leggera passa in secondo piano. È il momento dello swing, del jazz e del boogie woogie.

A differenza degli anni ’40, la musica non è più miraggio esclusivo degli adulti; grazie all’avvento delle radio libere e dei giradischi, diventa di tutti, accessibile e fruibile anche ai giovani, in modalità e con sonorità assolutamente innovative. Negli anni ’50 un nome riecheggia forte e chiaro nel panorama musicale italiano: Fred Buscaglione.

Le sue canzoni parlano di “bulli e pupe”, alcool, pugni e posti meravigliosi, da New York e Chicago fino alla splendida Portofino. I suoi testi sono semplici, poco profondi, ma molto orecchiabili e accompagnati da un arrangiamento swing accattivante, capace di entrare nella mente e di non uscirne più. Tutti almeno una volta hanno cantato una sua composizione: “Eri piccola”, “Buonasera signorina” o ancora “Che bambola”, hit da oltre un milione di copie, uscita nel 1957.

Il look di Fred rispetta a pieno i personaggi delle sue canzoni. Indossa abiti simili a quelli dei Gangster americani: doppiopetto gessato e cappello a larghe falde. I suoi baffi sono ispirati a quelli di Clark Gable, il suo atteggiamento è da simpatico spaccone, quasi irriverente e certamente autoironico. È forse proprio questa autoironia a piacere alle donne, ma forse anche agli uomini, che vedono in lui un compagno di perfetto di bevute e mangiate, perché infondo, come dice anche lui stesso “A tutti piace Fred”.

Nell’ultimo periodo della sua vita, prima di una morte prematura a soli 38 anni, a Fred quell’immagine da duro non gli si addice più. Scrive infatti “Guarda che luna”, ma anche “Love in Portofino” può facilmente rientrare nella sua vena più romantica e morbida.

“Love in Portofino”, composta da Buscaglione e Chiosso, durante un soggiorno in Liguria, dopo una nuotata e con i piedi ancora sporchi di sabbia, si rivela un successo incredibile, una canzone di respiro internazionale. Ad oggi sarebbe svilente declinare Fred come cantautore o cantante; Fred è molto di più. Le sue sono vere e proprie performance di cabaret, di energia, di stile. La nostra, un’ammirazione incondizionata.

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